CE L’HANNO FATTA, HANNO TRASCINATO L’EUROPA IN GUERRA
Secondo il Parlamento europeo l’Ucraina deve poter colpire la Russia. Con un voto che segna una svolta nella strategia europea sul conflitto il Parlamento di Strasburgo ha approvato l’ottavo paragrafo, con 377 voti favorevoli, 191 contrari e 51 astenuti, che invita gli Stati membri a rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi occidentali fornite a Kiev contro obiettivi militari in territorio russo.
Ma già con la precedente votazione sempre del 19 settembre con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni, rappresenta un cambio di passo significativo nel sostegno militare all’Ucraina. Con essa l’assemblea di Strasburgo chiede di accelerare la consegna di armi e munizioni a Kiev, in particolare sistemi di difesa aerea e missili a lungo raggio come i Taurus tedeschi, più volte richiesti da Volodymyr Zelensky ma finora negati da Berlino. Il voto ha provocato reazioni contrastanti. Dura la posizione di Mosca, con il presidente della Duma Vyacheslav Volodin che ha parlato di decisione che “porta a una guerra mondiale con armi nucleari”.
L’Europarlamento critica la riduzione del volume degli aiuti militari all’Ucraina da parte di alcuni Stati membri e chiede di rispettare l’impegno del marzo 2023, di consegnare a Kiev un milione di munizioni. Viene inoltre ribadita la richiesta che tutti i Paesi UE e gli alleati Nato si impegnino a fornire all’Ucraina un sostegno militare pari almeno allo 0,25% del loro Pil annuo
I testo affronta anche il tema delle sanzioni contro la Russia, invitando a mantenere e rafforzare le misure restrittive. L’assemblea sollecita inoltre un embargo totale sul gas naturale liquefatto russo e sanzioni contro Gazprom. La risoluzione tocca anche il delicato tema dei beni russi congelati. L’Europarlamento plaude alla decisione del G7 di offrire all’Ucraina un prestito da 50 miliardi di dollari garantito da asset statali russi immobilizzati e chiede di accelerare l’attuazione di questa misura. Viene inoltre sollecitata la creazione di un solido regime giuridico per la confisca dei beni di Stato russi congelati dall’Unione europea, da utilizzare per la ricostruzione dell’Ucraina.
Dopo anni di escalation, che va avanti dal 2014 con la questione del Donbass, ci sono riusciti: tutti coloro che hanno votato a favore dell’invio di armi in Ucraina, compresi i partiti finto-pacifisti che non hanno avuto il coraggio di sostenere veramente la pace, ci portano verso la terza guerra mondiale. Come non ricordare coloro che, nel nome della loro “pace” sono stati eletti al Parlamento Europeo, come Carola Rackete, che ha votato a favore, o Cecilia Strada, che si è astenuta come altri che vigliaccamente non hanno preso posizione per la pace. Siete tutti colpevoli.
Noi come sempre siamo CONTRO LA GUERRA e PER LA PACE! E non serve a niente ora dire, rivolgendosi all’Onnipotente, perdona loro perché non sanno quello che fanno.
#NoWar #CandideCoin #GlobalDisarmament