Aumentano le domande di finanziamento delle aziende

Il rallentamento del ciclo economico provocato dalla pandemia ha decisamente condizionato nell’ultimo anno l’evoluzione dei flussi di cassa delle aziende e quindi anche l’andamento delle richieste di credito cresciute, secondo gli ultimi dati, del +16%. Il 18% circa delle nostre imprese si è trovata a fronteggiare lo shock causato dal Coronavirus partendo da situazioni di liquidità poco consistenti. Il 22% circa delle aziende disponeva di liquidità in grado di coprire solo il 40% circa dei debiti finanziari a breve termine.

Intervista a Francesco Megna

Chiediamo a Francesco Megna, esperto del settore, come valuta il fenomeno dal suo punto vista particolarmente informato

“All’incremento delle domande di finanziamento hanno concorso sia le condizioni di offerta vantaggiose per effetto di un costo di finanziamento contenuto per il settore bancario sia un minore rischio avvertito grazie alle garanzie statali. Le domande di nuovi finanziamenti sono state così incoraggiate più dal bisogno di far fronte a esigenze di liquidità che da programmi di investimento e potenziamento del business. La sostenibilità del debito sarà poi facilitata dai tassi di interesse che rimangono estremamente bassi e dalla ripresa dell’attività economica”.

In quale settore economico si è più manifestato questo fenomeno?

“Tutti i settori produttivi hanno evidenziato una crescita dei finanziamenti bancari con la sola eccezione di quelli legati al settore immobiliare, presumibilmente anche per effetto di operazioni di cessione di crediti deteriorati. I settori di attività che hanno incrementato la loro esposizione verso il sistema bancario sono gli stessi colpiti in modo più drastico dalla pandemia. In evidenza il settore degli autoveicoli ed altri mezzi di trasporto, seguito dalle attività di servizi di alloggio e ristorazione, dalle industrie tessili, abbigliamento, dalle attività professionali e scientifiche”.

In termini dimensionali, quali aziende sono più coinvolte?

“Le ditte individuali aumentano le proprie richieste del +18% mentre le società di capitali segnano un incremento del +14% rispetto ad un anno fa. Cresce anche l’importo medio richiesto sia per le piccole imprese (+7%) che per le società di capitali (+25%). Con decorrenza 1° marzo 2021, poi, la “Legge di Bilancio 2021” autorizza SACE a rilasciare garanzia alle Imprese Mid Cap (con meno di 499 dipendenti) alle medesime condizioni del DL Liquidità che regola l’operatività del Fondi di Garanzia per le PMI.

Che procedura si applica?

“Lo scopo delle richieste di finanziamenti assistiti dalla garanzia è riferibile ad investimenti, capitale circolante e spese per il personale per attività imprenditoriali localizzate in Italia. Le imprese possono inoltre accedere allo strumento SACE ed ottenere garanzie anche in relazione a finanziamenti destinati in parte alla rinegoziazione ed al consolidamento di finanziamenti preesistenti. Le operazioni di consolidamento di passività a breve termine sono comprese tra le eventuali operazioni di rinegoziazione di finanziamenti in essere. A tal fine è richiesto che il finanziamento preveda l’erogazione di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 25% dell’importo del finanziamento oggetto di rinegoziazione e che il rilascio della garanzia determini un minor costo e/o una maggior durata del finanziamento rispetto a quello oggetto di rinegoziazione”. 

Ma come agisce la garanzia?

“L’ammissione alla garanzia SACE delle PMi avviene alle stesse condizioni agevolate del Fondo con copertura al 90% del finanziamento per un importo massimo garantito di 5 milioni di euro o di importo inferiore in caso di capitale non rimborsato da eventuali finanziamenti già assistiti dalla garanzia del Fondo PMI. Nel caso invece di finanziamento destinato al rimborso di un’operazione di rinegoziazione del debito, la percentuale di copertura è fissata all’80%. Altra novità in materia di garanzie riguarda la durata dei prestiti garantiti. Per quelli sino a 30mila euro con garanzia di Stato al 100% del Fondo PMi la durata del piano di ammortamento si allunga da 10 a 15 anni”.

Ci sono altre novità?

“Altra novità importante delle ultime settimane è che molte imprese che a marzo 2020 avevano richiesto la moratoria sui finanziamenti in essere hanno già cominciato a rimborsare le rate. Trascorso un anno sono rimaste attive posizioni per il 70% circa del totale. Questo significa che un buon numero di aziende che ne avevano usufruito ha ricominciato a pagare. La contrazione del valore delle rate sospese rappresenta un dato senz’altro positivo perché significa che chi si è trovato in difficoltà nei mesi scorsi sta superando quel momento e che quindi, almeno in alcuni comparti, una ripresa è in atto. Questo fa supporre che nel breve termine un ulteriore numero di imprese comincerà dunque a rimborsare. E’ perciò fondamentale sostenere le imprese evitando che perdano stabilità economico-finanziaria e competitività: occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una volta terminata l’emergenza sanitaria, abbiano le capacità, anche finanziarie, per rilanciare rapidamente la produzione, continuare ad investire e contribuire alla crescita economica”.

Come vede lo sviluppo del fenomeno nei prossimi mesi?

“Se le concessioni di credito sono aumentate il flusso dei depositi cresce maggiormente a conferma di un atteggiamento prudente da parte di famiglie e imprese. Le masse di raccolta hanno superato il totale degli impieghi a favore delle nostre Aziende. Valori comunque previsti in decisa diminuzione a partire già da inizio anno quando i flussi dei finanziamenti sono stimati pari a quelli dei depositi. Il risparmio precauzionale è stata una caratteristica delle imprese durante la pandemia: hanno sospeso programmi di investimenti e proprio a causa dell’incertezza hanno fatto scorte di liquidità; un potenziale quindi pronto a essere utilizzato. La durata della crisi è fondamentale per capire quanto e come le imprese riusciranno a reggere e contrattaccare. Ma è ugualmente rilevante che oltre alle misure per evitare ogni rischio di default, si passi ad avviare provvedimenti di medio e lungo termine”.

ALTRI ARTICOLI

Learn how we helped 100 top brands gain success