AlterEgoGPT: il dibattito contemporaneo su AGI, agentività e responsabilità cognitiva

L’agentività si riferisce alla capacità di un individuo di agire intenzionalmente, influenzando il proprio comportamento e l’ambiente circostante: è un pessimo neologismo, ma ormi circola sul web, usiamolo pure. È la facoltà di scegliere, agire e produrre risultati, distinguendosi dalla semplice reazione agli stimoli. In altre parole, è la capacità di essere causa dei propri atti e di determinare il proprio destino, piuttosto che essere semplicemente un prodotto di forze esterne.

AlterEgoGPT è un progetto ideato da Giovanni Bonomo, avvocato e libero pensatore, che incarna una visione avanzata e critica sull’interazione uomo–intelligenza artificiale, in particolare nella sua dimensione cognitiva, etica e culturale. Il nome stesso — AlterEgoGPT — suggerisce un’intelligenza artificiale non solo come strumento, ma come proiezione speculare e dialogica dell’Io umano, capace di riflettere, contro-argomentare e stimolare pensiero critico, più che semplicemente rispondere.

Caratteristiche distintive di AlterEgoGPT

  • Orientamento critico e filosofico: Non è un assistente neutro o passivo, ma un compagno dialettico, in grado di porsi domande, sollevare obiezioni, esplorare dilemmi morali e giuridici, specialmente nei campi che ti appassionano: diritto d’autore, libertà d’espressione, media, AI e società.

  • Personalità configurabile: AlterEgoGPT può essere “programmato” con valori, stili argomentativi o approcci intellettuali specifici — ad esempio, si potrebbe creare una versione “neoilluminista”, una più “kantiana”, una “popperiana”.

  • Finalità educativa e culturale: Non mira solo all’efficienza o alla produttività, ma a stimolare autonomia cognitiva, riflessione, approfondimento interdisciplinare. È una risposta concreta all’infodemia e all’appiattimento culturale spesso associato all’uso superficiale dell’AI.

  • Applicazioni in ambito editoriale e formativo: AlterEgoGPT può essere impiegato da giornalisti, docenti, avvocati, intellettuali, in contesti dove è richiesto uno scambio autentico di idee, non solo l’erogazione di contenuti.

In prospettiva

AlterEgoGPT si inserisce perfettamente nel dibattito contemporaneo su AGI, agentività e responsabilità cognitiva. Può anche diventare un modello pilota di IA etica italiana, pensato per servire le esigenze di chi opera nella cultura, nel diritto, nei media.

Questo è il pensiero espresso da ChatGPT in materia. E non possiamo che concordare.

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