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ANDIA. Rinviata al 2025 la sentenza sulle sigle sindacali

ANDIA – Associazione Nazionale Dirigenti Imprese Assicuratrici

La Corte di Appello di Roma rinvia al 2025 la decisione su chi delle sigle sindacali debba partecipare alle trattative su rinnovo contratto di lavoro.

La Corte di Appello di Roma, dopo aver letto le note depositate dalle parti in vista dell’udienza del 25 gennaio u.s., ha rinviato al 29 maggio 2025 la sentenza su chi delle sigle sindacali debba partecipare alla trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro di categoria.
Sicuramente, con l’udienza di precisazione delle conclusioni fissata al maggio 2025 è assai improbabile che la Corte giunga a sentenza prima della seconda metà dell’anno prossimo. A prescindere dalla causale del rinvio, sarebbero tre anni e mezzo di vacanza contrattuale per i dirigenti del settore assicurativo.
Nel caso che ANIA e FIDIA decidessero di non attendere la pronuncia della Corte, procedendo in autonomia a un rinnovo del CCNL 2018 di categoria, riteniamo che il nuovo accordo – al pari dell’ultimo – sarebbe un contratto privo di “valore politico e sindacale”, risultando ancora una volta concluso in assenza dell’associazione sindacale maggiormente rappresentativa dei dirigenti di settore in servizio.
ANDIA è a disposizione dei propri iscritti e degli altri dirigenti, in servizio e in quiescenza, al fine di concordare strategie sindacali e legali di dissenso per contrastare le diminutio che un eventuale rinnovo contrattuale quasi certamente porterà con sé. Senza la partecipazione di ANDIA – e, dunque, senza il coinvolgimento degli interessi dei dirigenti di settore attivi – l’eventuale rinnovo verrebbe a qualificarsi, ancora una volta, come un vero e
proprio abuso.
In questi anni ANDIA ha dimostrato coi fatti, la firma di contratti integrativi, di accordi sindacali aziendali, di essere senza se e senza ma, l’unica associazione realmente rappresentativa e operativa, forte di propri associati in servizio in oltre il 30% delle compagnie autorizzate.
ANDIA rinnova ad ANIA e a FIDIA la propria disponibilità ad avviare un serio tavolo di confronto.

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