Eurovision Song Contest
Nemo Mettler, noto semplicemente come Nemo è un cantante, rapper e polistrumentista svizzero. Ha vinto l’Eurovision Song Contest 2024 con il brano The Code, in gara per la Svizzera. Pochi minuti dopo aver vinto, Nemo ha rotto l’ambito trofeo di vetro. Prima persona non binaria a trionfare nella competizione, e terzo cantante a portare la Svizzera alla vittoria (nel 1988 era toccato persino a Celine Dion), la sua felicità era alle stelle. E, il trofeo di vetro, ne ha fatto le spese.
Nemo ha battuto il trofeo (un microfono di vetro) un po’ troppo vigorosamente, commenta SkyTV. Il risultato? Il premio si è rotto in due pezzi, e lui si è tagliato un pollice. Durante la conferenza post-vittoria si è presentato con la mano bendata, e ha commentato: “Mi sono rotto un pollice e ho rotto il trofeo, ma ne ho ottenuto uno nuovo. Quindi, tecnicamente, ora ne ho due”, ha scherzato. Tantissimi i commenti dei fan ai video postati sul web: “Ha letteralmente infranto il codice e poi il trofeo, che leggenda”, “Graham Norton che dice di non rompere il trofeo, seguito dal tintinnio di Nemo che lo spacca: è stato un momento iconico”.
Le critiche… per qualcuno, Nemo non è nessuno
All’indomani della finale, però, c’è qualcuno a cui la performance dell’artista elvetico non è piaciuta. Questione di gusto musicale, o questione di identità di genere che, nel caso di Nemo, è non-binary? Per il generale Vannacci anche l’Eurovision è sintomo di «un mondo al contrario». Il generale trova «nauseante» la vittoria di Nemo. Il generale, candidato dalla Lega alle prossime europee, non condivide la scelta delle giurie dei Paesi partecipanti alla kermesse.
L’apprezzamento delle giurie
Dalle giurie dei Paesi partecipanti all’Eurovision Song Contest, il giudizio è stato quasi unanime: Nemo ha portato la migliore canzone all’edizione 2024 della kermesse. Il Corriere del Ticino titola già in semifinale: L’artista elvetico ha staccato il biglietto per la serata conclusiva di sabato con un’esibizione maiuscola. E aggiunge “Il cantante svizzero ha infatti proposto un’esibizione strepitosa, conquistando il numeroso pubblico presente alla Malmö Arena (che ha lungamente applaudito la sua performance).
Il 25enne di Bienne, presentatosi sul palco con un gonnellino rosa e un copri-spalle piumato che ricordava un fenicottero, ha messo in scena un’esibizione a tutto tondo. Perfetta sia dal punto di vista canoro, sia da quello della presenza scenica. Per una canzone – “The Code” – che come raccontato dallo stesso artista è molto personale in quanto esprime la sua non binarietà. «Per me, rappresenta una sorta di raccolta delle diverse fasi della mia vita: dall’opera lirica fino al rap e al pop. Tutte queste influenze si sono fuse insieme nella canzone. Penso che rifletta bene chi sono in questo preciso momento, con tutte le esperienze che ho vissuto fino a ora. È dunque estremamente personale»