SME Connect, la piattaforma europea sbarca in Italia

A tutt’oggi, le piccole, medie e micro imprese, che costituiscono oltre il 90% delle aziende italiane ed europee, non godono di una rappresentanza presso le istituzioni unionali proporzionale al PIL che sviluppano. Nel 2012 è nata a Bruxelles una piattaforma di interscambio tra le micro, piccole e medie imprese europee con l’obiettivo di creare una rete capace di rappresentarle a livello economico, sociale e politico.

Una curiosità. L’uso del termine “unionale” anziché “comunitario”

Il Trattato di Lisbona, che – oltre a sancire una fondamentale riforma istituzionale, in base alla quale tanto la “Comunità europea”, quanto l’Unione fondata sul sistema dei “tre pilastri” ha lasciato il posto all’Unione europea intesa come complesso giuridico unico – ha previsto anche una riforma linguistica, infatti i termini “la Comunità” o “la Comunità europea” sono sostituiti da “l’Unione”, e l’aggettivo “comunitario” sostituito da “dell’Unione”. In realtà poi è invalso l’uso del termine “unionale”, non proprio previsto dai trattati e non così elegante. Ma tant’è.

SME Connect Italia

“Dopo mesi di lavoro assieme alle persone coinvolte nel progetto” dichiara Mariapaola Negri, Responsabile Relazioni Esterne di SME Connect Italia “sono lieta di annunciare che SME Connect Italia è ora una realtà collegata alla piattaforma europea e alle tante piattaforme nazionali già nate, o che stanno nascendo, negli altri Paesi dell’Unione”.

SME Connect (qui il link al sito), che ora sbarca in Italia, promuove opportunità di cooperazione tra le imprese associate, mettendole in collegamento con università, centri di ricerca e think tank attivi in ambiti tecnologici specifici.

Considerato il successo di adesioni fin dal suo nascere, SME Connect si avvia a diventare la più importante ed efficace piattaforma di comunicazione tra attori economici e decisori politici.

Il concetto di lobby

Secondo Wikipedia il lobbying è una forma di advocacy in cui si effettua un approccio diretto ai legislatori su una determinata questione. Questo gioca un ruolo importante nella politica moderna. La ricerca sta cominciando ad esplorare il modo in cui i gruppi di advocacy utilizzano i social media per facilitare l’impegno civile e l’azione collettiva. In Italia ancora il concetto non è tanto chiaro e il termine “lobby” è talvolta male interpretato, mentre i legislatori in nazioni come gli Stati Uniti, o i membri della Commissione Europea, ne fanno un punto d’orgoglio.

SME Connect e i piccoli imprenditori

I piccoli e piccolissimi imprenditori, spesso eccellenti per prodotto e processo, debbono poter influenzare a proprio vantaggio l’attività del legislatore europeo e, a livello nazionale, orientare le decisioni del governo.

SME Connect sarà, in altri termini, un ecosistema di iniziative capace di supportare l’imprenditore nell’avviare relazioni con stakeholders strategici, nell’accedere non solo a nuovi mercati ma anche a strumenti di finanza ordinaria e straordinaria anche attraverso strumenti digitali all’avanguardia.

Intervista a Mariapaola Negri, Responsabile Relazioni Esterne di SME Connect Italia

Quando ci hai parlato di SME Connect come un ecosistema di iniziative capace di supportare l’imprenditore, alludevi alle novità fintech?

Certo, l’Action Plan della Commissione Europea su queste tematiche deve trasformarsi in opportunità di “competitività in sicurezza” per gli investitori e le imprese. Se vogliamo che le PMI siano protagoniste e possano avvantaggiarsi delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti che ne derivano, il lavoro di SME Connect è determinante. Tra i gruppi di lavoro attualmente in corso,  due lavorano su questi temi specifici: “Fiscal Financial & Monetary Policy” e “Artificial Intelligence – Putting SMEs at the center of the European AI Strategy”.

La gestione d’impresa

È sempre maggiore la consapevolezza che la gestione d’impresa debba essere sempre più improntata al rispetto delle persone e delle cose, oltre che alla qualità dei beni e servizi prodotti. Gli enti pubblici e le imprese sono chiamati a conformarsi a una serie di obblighi che le rendano quanto più possibile “sostenibili”.

Mariapaola, SME Connect è pronta alle sfide di questa copernicana transizione ecologica e sociale?

“Una parte essenziale del buon esito della transizione è affidata alla volontà delle istituzioni, imprese e finanza di muoversi all’interno di un sistema di obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite e da metriche unionali ESG. SME Connect aiuta le imprese, anche di piccole dimensioni, a conformarsi ai criteri europei e internazionali della sostenibilità, diffondendo una nuova cultura aziendale, in modo da rendere il loro modello di business quanto più possibile sostenibile. 

Peraltro, i mercati finanziari hanno riconosciuto alle imprese sostenibili, a prescindere dalle loro dimensioni, un costo del capitale minore che riflette un minor livello di rischio e un valore aziendale maggiore, nonché maggior resilienza e competitività sul mercato. Inoltre, SME Connect incentiva le imprese a sfruttare le infinite potenzialità di tecnologie all’avanguardia, come la blockchain, per rendere sostenibile non solo il proprio ecosistema aziendale ma anche l’intera filiera, creando così un sistema di mercato virtuoso, equo, trasparente e conforme ai criteri della sostenibilità. Mi riferisco al concetto di sustainability supply chain management”.

L’imprenditore

L’imprenditore che chiede di sviluppare il proprio modello di business sarà concretamente agevolato dal sistema di relazioni offerto da SME Connect?

“Certo, supportiamo gli imprenditori nella creazione di reti e nell’uso del B2B. Li informiamo sui fondi e sui progetti europei. Li aiutiamo a muoversi tra le diverse legislazioni nazionali che spesso rappresentano per le PMI barriere insormontabili. Forniamo loro le informazioni affinché possano muoversi d’anticipo rispetto ai trend mondiali e alla legislazione e regolamentazione europee (queste si conoscono di fatto anni prima che vengano implementate in Italia. Se intercettate in tempo possono trasformarsi in opportunità). SME Connect consentirà quindi a ciascun imprenditore di avere interlocutori in ogni Paese, contatti diretti, accesso a informazioni di mercato essenziali che consentiranno di valutare, in concreto e in modo efficace, possibili sviluppi di business”.

Il mercato è pronto?

“Siamo nel mezzo di una transizione e viviamo un’evoluzione continua. Dobbiamo correre e imparare al tempo stesso a gestire il nuovo e anche l’incerto. Solo questo sforzo premetterà alle PMI di muoversi in circuiti virtuosi, giovani, concreti, digitali, necessari per l’eccellenza del nostro comparto industriale. Perché il mondo cambia ma il Made in Italy continuerà ad essere il nostro punto di forza”.

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