Nel primo trimestre 2024 è proseguita la crescita del Private Banking

Le nuove edizioni dell’AIPB Outlook (“Come accompagnare l’investitore verso nuovi equilibri”) e dell’Annuario Generale Private Banking sono state presentate già nel febbraio scorso da Andrea Ragaini, Presidente dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) che così commentava: “Nel calendario degli appuntamenti finanziari di inizio anno, ci fa piacere presentare l’AIPB Outlook: una panoramica dettagliata sulle previsioni e sulle scelte di portafoglio ottenute aggregando le valutazioni delle principali società di Asset Management Internazionali e Nazionali  nostre Socie”.

Nuovi dati si sono aggiunti in questi ultimi mesi. Guardando più in generale alle famiglie italiane, per il 2024 è attesa una risalita della propensione al risparmio delle famiglie (+6,8% la stima di Aipb) dopo la caduta del 2023 (5,8%),

Andrea Ragaini, presidente di Aipb, dichiara: “Nel primo trimestre dell’anno è proseguita la crescita del Private Banking, pur in presenza di un tasso di crescita del risparmio ancora ampiamente al di sotto delle sue medie storiche. Le previsioni per il 2024 rimangono positive, nonostante un quadro geopolitico particolarmente instabile e complesso, grazie alla forza del modello di servizio Private che continua a ricevere un forte apprezzamento da parte dei clienti. La percentuale di ricchezza investita dalle Famiglie Private (al netto della liquidità detenuta in conti e depositi) si conferma particolarmente elevata: 86,3%, ampiamente al di sopra della media degli altri operatori che si ferma al 49%”. 

Maria Antonella Massari
aggiunge: “Se Angelo Branduardi avesse composto un brano sulla finanza, forse l’avrebbe intitolato “La fiera dell’ESG“. L’investimento sostenibile e responsabile, per come è stato concepito sinora, implica una concatenazione di atti di fiducia:
1. del cliente verso il Private Banker che glielo consiglia;
2. del consulente Private verso chi ha realizzato il prodotto di investimento ESG e verso l’agenzia che lo ha valutato assegnandogli un rating;
3. dell’asset manager verso l’impresa che ha scelto di finanziarsi sul mercato finanziario valorizzando il proprio impatto positivo ESG;
4. dell’impresa verso il consulente in sostenibilità che ha suggerito l’azione… e così via.
Una lunga serie di relazioni, che potrebbe essere semplificata lavorando su alcune delle barriere che si frappongono tra i suoi principali attori”.
Antonella Massari ne ha parlato in questo articolo su Private, Magazine del Private Banking

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