Sarebbero penalizzati gli enti locali più virtuosi nell’utilizzo del fondi Pnrr
di Paolo Mazzanti tratto da Inpiu.net
Il presidente Anci e sindaco di Bari Decaro ha detto che questo criterio è un controsenso per due motivi: perché premia i più virtuosi nell’ investire i fondi Pnrr e perché gran parte di questi fondi sono impiegati per creare nuovi servizi (asili nido, parchi, biblioteche) che per la loro gestione richiederanno più fondi ordinari. Altri sindaci lamentano il neocentralismo del governo non solo su questi tagli, ma anche sui fondi sviluppo e coesione (ieri è stato firmato l’accordo da 7 miliardi con la Sicilia, mentre è ancora in attesa quello con la Campania che fa infuriare il presidente De Luca) e sui fondi strutturali europei. Forse il governo dovrebbe cambiare strategia: non far calare dall’alto i soliti decretini, ma concordare con gli enti locali un piano pluriennale di riduzione della spesa e aumento delle entrate, spingendo per esempio Regioni, Province e Comuni a collaborare di più alla lotta all’evasione, a cedere o valorizzare i propri ingenti patrimoni immobiliari, a rendere più efficiente la spesa pubblica.