Vacanze sempre più care in Italia. Il carovita sta crescendo considerevolmente

ESTATE ITALIANA: VACANZE SEMPRE PIÚ CARE. A PERMETTERSELE SONO GLI STRANIERI

— di Ivana Quartarone

Seppur l’inflazione stia rallentando, in Italia il carovita sta crescendo considerevolmente: trend che avuto un impatto economico sul costo del turismo domestico. Scopriamo i principali insight.

I dati Eurostat delineano uno scenario bene preciso: in Italia, si è registrato un aumento dei prezzi superiore a quello europeo anche per i servizi ricreativi e culturali (+8,8% a luglio a fronte del +4,8% in Ue) e per i servizi ricreativi e sportivi (+5,6% in Ue in media vs +13,3% in Italia). In particolare, l’Istituto Europeo afferma che a luglio il prezzo al consumo dei pacchetti vacanze (cioè soggiorni o tour all-inclusive che prevedono viaggio, cibo, alloggio, guide, ecc.) in Italia ha vissuto un vero boom, con una crescita del 19,5% contro il +6,6% della media Ue, che sale addirittura al +29,8% nel caso di pacchetti per località nazionali.

Se guardiamo al settore della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera la situazione rimane comunque invariata: nel mese di luglio, il Bel Paese ha indicato un +4,3% tendenziale per i prezzi, a fronte di un +5,1% medio in Ue. Andamento dei prezzi contenuto, invece, per centri vacanze, campeggi e ostelli, con un +0,3% a fronte del +6,1% in Ue, mentre per i servizi di alloggio nel complesso i prezzi italiani hanno registrato un +4,8% a fronte del +4,6% in Ue. Volano i prezzi delle assicurazioni (+6,4% in Italia a fronte del +0,7% in Ue) e dei servizi di assistenza all’infanzia con un +4,9%, quasi doppio rispetto al +2,5% in Ue.

A sottolineare una controtendenza rispetto ai mesi passati sono i prezzi dei voli nazionali, che sono diminuiti in media del 15,2% (+4,5% in Ue), mentre quelli internazionali hanno avuto una flessione del 15,6% (-4% la media Ue).

Tuttavia, altri dati fanno da sfondo a un calo delle presenze di italiani compensate da quelle degli stranieri. A certificarlo è un’indagine di Assoturismo Confesercenti: l’estate appena trascorsa ha evidenziato una netta flessione di viaggiatori nazionali (-2,9%). Una situazione che potrebbe vedere un miglioramento proprio a settembre: meteo caldo e tariffe da “bassa stagione” danno infatti una spinta al turismo. Nelle strutture ricettive si prevede l’arrivo di 15 milioni di turisti, per un totale di 50,2 milioni di pernottamenti, lo 0,6% in più rispetto a settembre 2023.

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