Dubbi e tensioni sull’andamento dei tassi di interesse nel 2025

Andamento dei tassi di interesse nel 2025

— di Francesco Megna

La scossa maggiore rischia di arrivare dalle politiche fiscali e commerciali di Trump.

L’anno appena cominciato promette di essere turbato da dubbi sull’andamento dei tassi di interesse, da aumentate tensioni geopolitiche e da previsioni di crescita incerte.

Ma la scossa maggiore rischia di arrivare dalle politiche fiscali e commerciali di Trump tent’è che chi investe si chiede se l’instabilità dei rendimenti obbligazionari seguite dopo i primi interventi del nuovo Presidente statunitense proseguiranno; e mentre gli investitori si chiedono se le oscillazioni dei rendimenti obbligazionari che hanno accompagnato le notizie dei suoi primi interventi continueranno, cresce la convinzione che le pressioni sulle amministrazioni dei Paesi sviluppati possano agevolare pratiche speculative consistenti nel prendere a prestito denaro a tassi di interesse bassi per cambiarlo in valuta di paesi con rendimento degli investimenti migliore in modo da ripagare il debito stipulato e ottenere un guadagno con la stessa operazione finanziaria; oppure aprire una posizione sulla flessione per poi puntare  a vendere quando il prezzo di mercato si sarà ripreso.

Ma c’è invece chi sostiene che la volatilità osservata alla fine dello scorso anno sia invece propedeutica per cavalcare il toro. D’altro canto la circolazione continua di proposte e di annunci nonchè il timore dei dazi e le tensioni internazionali accelerano il rischio intorno al sistema economico. Una circostanza che potrebbe comportare un rialzo del costo del denaro e scatenare reazioni nel comparto del reddito fisso. D’altra parte i dazi e le politiche migratorie non richiedono l’interessamento del Congresso per cui i mercati rischiano di trovarsi in preda alla confusione. Da qui l’invito alla cautela.

Nonostante ciò l’attuale momento rialzista del mercato palesa come gli alti rendimenti a cui assistiamo da tre anni a questa parte continueranno a generare  notevoli ritorni per i prossimi mesi e nel lungo termine e considerate le prospettive di una crescita dell’economia contenuta e continua fondamentali positivi e una rilevante domanda di reddito fisso favorirebbero un lungo periodo di spread contenuti e consentirebbero ai titoli del comparto di continuare a produrre interessi.  Il ricorso alla gestione attiva consentirebbe poi di cogliere le opportunità derivanti  dalle conseguenze della divergenza politica. L’importante è focalizzarsi sui fondamentali ed essere pronti ad agire tempestivamente quanto le circostanze lo richiedono.

ALTRI ARTICOLI

Learn how we helped 100 top brands gain success