“TRAIETTORIE URBANE”
A cura di Carmelo Ferraro, Gianfranco Pepe, Carmelo Maugeri, Silvia Costantino
Rigenerazione urbana, poteri diffusi, natura pubblica. Appello per una mobilitazione popolare
A seguito della complessa situazione che interessa il contesto urbanistico di Milano – che ha coinvolto le istituzioni, in particolare la Giunta Comunale e la Commissione per il Paesaggio, oltre a numerosi cittadini travolti dagli effetti delle indagini condotte dalla Procura milanese – Traiettorie Urbane, laboratorio civico di Mi’mpegno, ha elaborato un primo documento di proposte.
Questo lavoro prende avvio da un’analisi dei fatti recenti, ma non si limita agli aspetti critici emersi, bensì punta a delineare una visione propositiva e rigenerativa per Milano Città Metropolitana, con al centro un nuovo paradigma di sviluppo urbano.
L’elaborazione del documento è stata arricchita da un dialogo costruttivo con l’Onorevole Cristina Rossello, Segretario Cittadino di Forza Italia, e si è intrecciata con i contenuti della sua proposta di legge nazionale per Milano: “Norme per la trasparenza e la legalità nella pianificazione urbanistica e nella trasformazione del territorio”.
Traiettorie Urbane si innesta propositivamente nel lavoro costruttivo dei Tink Tank voluti dall’On. Rossello.
La visione alternativa, prospettata dal lavoro proposto, poggia su un presupposto fondamentale: il riconoscimento istituzionale per Milano di uno status e di competenze adeguate a una grande area metropolitana europea, attraverso l’adozione di una normativa dedicata, analoga a quanto avvenuto per Roma Capitale.
Una “nuova” Milano solidale
È necessario che Milano ritrovi la sua vocazione storica di città che guarda al futuro e al mondo, senza lasciare indietro nessuno. Deve farlo con la capacità che l’ha sempre contraddistinta: coniugare progresso e inclusione, innovazione e coesione sociale. L’obiettivo non è solo una città proiettata verso l’alto, ma una “nuova” Milano solidale, capace di affrontare concretamente le disuguaglianze e i bisogni delle persone.
Le prime azioni devono rispondere a emergenze non più trascurabili:
• circa 4.500 famiglie senza casa, le cosiddette “vite in attesa”;
• circa 150 progetti o cantieri bloccati;
• circa 50.000 alloggi realizzati con problematiche sollevate dalla Procura;
• e una perdita demografica di circa 400.000 persone in vent’anni, tra trasferimenti e mancati insediamenti di lungo termine.
Per invertire questa tendenza, è fondamentale garantire una distribuzione equa di servizi, spazi pubblici, infrastrutture e opportunità su tutto il territorio metropolitano.
In questa direzione, si propongono alcune raccomandazioni prioritarie:
• l’approvazione di una legge speciale per Milano Città Metropolitana, che ne riconosca lo status, le funzioni strategiche e una governance adeguata alla sua dimensione reale;
• la redistribuzione perequativa degli oneri di urbanizzazione, secondo criteri di equità territoriale;
• il rafforzamento dei Municipi, dotandoli di risorse, competenze e poteri effettivi;
• la riqualificazione diffusa e sistematica del verde urbano, come leva di riequilibrio ambientale e sociale;
• il coinvolgimento diretto e vincolante dei cittadini nei processi di trasformazione urbana, attraverso pratiche partecipative trasparenti;
• la riforma della Commissione per il Paesaggio, per garantirne indipendenza ed efficacia entro un chiaro quadro di responsabilità pubblica;
• l’introduzione di controlli pubblici e indipendenti sulla fase attuativa del Piano Regolatore, per monitorare il rispetto degli obiettivi urbanistici;
• una ridefinizione del ruolo e delle competenze della Città Metropolitana, oggi priva di incisività e significato operativo;
• l’attivazione immediata di un tavolo interistituzionale permanente per Milano, che coinvolga Comune, Città Metropolitana, Prefettura, Regione Lombardia, rappresentanze delle professioni, cittadini e – auspicabilmente – il Governo.