Criptoarte? NFT? Scrivono su “Domani” gli artisti stessi

L’odierna pagina domenicale dell’arte del quotidiano “Domani” affronta il tema della criptoarte, opere criptate conservate nell’hard disk di un server e certificate attraverso gli NFT. Ne scrivono espressamente per Domani, Francesco Clemente, Ding Yi, Anish Kapoor, Tony Oursler, Richard Phillips, David Salle, Sean Scully, Kiki Smith, Andres Serrano, Yue Minjun.
L’autorevole critico d’arte Demetrio Paparoni commenta così questo importante passo avanti della cultura internazionale: “In tanti nelle scorse settimane mi avete scritto per chiedermi di affrontare questo tema, ma sono stato resistente. Il motivo? I molti articoli che mi è capitato di leggere sulle piattaforme d’arte e sui giornali trattano l’argomento da un punto di vista squisitamente economico. Come scrivo nell’introduzione agli interventi degli artisti, ci si è soffermati ben poco sulla dimensione estetica del lavoro di quegli autori considerati capiscuola della criptoarte più per le sorprendenti quotazioni d’asta raggiunte che per la novità delle loro immagini.
Non sentendomi di ignorare le tante email ricevute ho pensato di dare la parola agli artisti. Sono bastati i primi contatti per farmi capire che quella sarebbe stata la chiave giusta per avvicinarsi all’argomento, tant’è che la prossima settimana la pagina domenicale dell’arte di Domani tornerà a occuparsene. Non voglio qui anticipare nulla, ma sarò lieto di ricevere i vostri commenti”.
Nella foto in alto: Mike Winkelmann (Beeple), digital artwork. Immagine digitale creata il 1 luglio 2015 e poi trasformata in NFT. Da Wikipedia.

Chiediamo un parere a Michele Ficara Manganelli Founder Swiss Blockchain Consortium e Direttore di NFT ART CH Gallery

“Il Mercato della Crypoarte NFT rappresenta la nuova frontiera che tutti gli artisti contemporanei, presto o tardi dovranno accettare per rimanere nel mercato. Grazie alla generazione di un Token NFT (NON FUNGIBLE) in un colpo solo il creatore dell’opera somma nella medesima entità crittografica il certificato di proprietà dell’opera e il contratto di vendita verso terzi che a loro volta poi potranno rivendere liberamente l’opera sulle decine di marketplace NFT sparsi nel mondo. Inoltre lo stesso token garantisce i diritti di royalty dell’opera per l’eternità pagandoli direttamente ed automaticamente dentro il wallet dell’artista per qualsiasi compravendita successiva alla prima nel mercato secondario. Tutto supportato dalla imparzialità della blockchain che eviterà posizioni dominanti escludendo finalmente dal mercato NFT le aziende che stanno fagocitando internet come Amazon, Facebook e Google”.

 

 

 

 

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