Pinacoteca di Brera: le tavole “Angeli cantori e musici”

Pinacoteca di Brera, una nuova importante acquisizione: Angeli cantori e musici, di Bernardo Zenale
Ritornano nel museo le cinque preziosissime tavole cinquecentesche con Angeli cantori e musici, opera di Bernardo Zenale, che ornavano la cantoria dell’organo di Santa Maria di Brera. Grazie alla donazione di Antonella e Guglielmo Castelbarco, le tavole, portate via nel 1571, oggi tornano a Brera nelle sale della Pinacoteca, costruite nel 1808 proprio occupando nel museo quegli stessi spazi dell’antica chiesa.
Infatti, alla Pinacoteca di Brera, le opere, che resteranno nella collezione permanente, saranno visitabili dal pubblico a partire dal 6 luglio. Il percorso le vedrà collocate nella sala 10 della Pinacoteca accanto alla Madonna del tappeto (1485) e al Martirio di san Sebastiano (1488 circa) affrescati da Vincenzo Foppa e alla Pala Busti (circa 1515/1518) dello stesso Zenale.

Pinacoteca di Brera, l’anteprima

La straordinaria vicenda delle 5 tavole di Zenale Angeli cantori e musici raccontata in anteprima sulla piattaforma BreraPlus+. Occorre però iscriversi alla piattaforma. Le opere saranno visitabili dal 6 luglio in Pinacoteca in sala 10 (solo su prenotazione).

Nel frattempo, dal 24 giugno, sarà possibile in anteprima approfondire la loro straordinaria avventura sulla piattaforma BreraPlus+ nel documentario “Rondò. Il ritorno della Cantoria di Zenale a Brera.

Un racconto lungo mille anni, dal XII secolo ad oggi”, un racconto appassionante che narra come le vicende delle tavole si intreccino con la storia di Milano, di Brera, delle trasformazioni del palazzo e della storia della chiesa di cui ormai rimangono poche tracce.

Attraversando mille anni, dal XII secolo ad oggi.

Le tavole si erano viste tre volte: nella mostra su Leonardo del 1939, in quella del 1982 al Poldi Pezzoli e nel 2014 a Brera nell’esposizione Bramante e gli artisti lombardi. Sono state ripulite, le cornici sono nuove, poste alla stessa altezza di dov’erano a Palazzo Sormani. Ci sarà un catalogo curato da Cristina Quattrini con un intervento di Alessandro Morandotti, che ha fatto da tramite con la famiglia.

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