Paludi Pontine: riscoperta dagli studenti di Latina la bonifica, tra storia e identità

I corti degli studenti sulle Paludi Pontine: una web serie per riscoprire la storia e la cultura del territorio

Testimonial è il Premio Strega 2010 Antonio Pennacchi

Una web serie per riscoprire la storia e la cultura di un territorio con un’identità ancora in parte inesplorata.

Quello intrapreso dalle ragazze e dai ragazzi di quattro istituti scolastici di Latina, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e con la collaborazione dell’Agenzia di stampa Trendiest Media, è un video progetto in cui gli alunni sono stati seguiti, fin dal gennaio scorso, da professori e tecnici durante tutto il processo creativo. Qui il link al sito del progetto.

Nella foto la preside dell’Istituto Vittorio Veneto – Salvemini, prof. Marina Rossi, capofila del progetto, durante l’intervista realizzata da Trendiest Media per il canale televisivo TvTrend.

Paludi Pontine

Un percorso completo per apprendere le competenze necessarie per girare un cortometraggio, dalla stesura delle sceneggiature al montaggio finale, passando per la creazione dei costumi storici e la selezione dei contenuti e dei materiali.

La finalità è “sensibilizzare studentesse e studenti alla conoscenza di personaggi e passaggi memorabili della Storia nazionale e portarli ad interiorizzare i valori che tali episodi testimoniano, con l’accompagnamento ed il sostegno delle loro famiglie.” – spiega Piergiorgio Ensoli, professore di Lettere e coordinatore del progetto.

Il progetto, tuttora in corso, ha vinto un bando del Ministero dell’Istruzione per riscoprire la storia di una delle bonifiche più famose della storia europea. Trentadue ragazzi e ragazze, otto per ciascuna scuola, sono partiti alla riscoperta di un pezzo di storia agraria e sociale italiana, un viaggio durante il quale hanno imparato come si svolge una ricerca storica, quali sono i mezzi e le conoscenze necessarie per eseguirla e come girare il materiale video per raccontarla.

Qui il video della conferenza stampa

Paludi Pontine, il progetto

“Obiettivo è valorizzare il patrimonio artistico e culturale locale, dar lustro a quelle personalità di primo piano nella storia del territorio, promuovere lo spirito di unità nazionale e dei valori della Costituzione attraverso la conoscenza e la consapevolezza della funzione della Bonifica nella provincia di Latina,  sublimata nella memoria collettiva da personaggi come il Premio Strega Antonio Pennacchi che la hanno consegnata alla storia” ribadisce il prof. Piergiorgio Ensoli.

Alla base del lavoro in corso c’è stata “la volontà di produrre dei contenuti che possano essere fruibili non solo dalla comunità locale, ma che abbiano l’ambizione di proporsi anche nel panorama culturale nazionale – precisa Massimiliano Lanzidei, consulente editoriale del progetto. 

Si è dispiegata, oramai da qualche mese, una vera e propria macchina produttiva che ha visto impegnati in prima persona un grande numero di studenti: ottanta ragazzi delle terze medie dell’Istituto Tasso e una classe quinta dell’indirizzo turistico del Vittorio Veneto. Una web serie in quattro puntate, ambientata nella città di Latina, tra presente e passato. Ai necessari lavori di documentazione storica, sulla bonifica e gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, si sono dedicati anche gli studenti dell’indirizzo Moda del Vittorio Veneto che si sono occupati di scenografia e costumi d’epoca. Le altre due scuole a indirizzo musicale coinvolte nel progetto – il liceo Manzoni e l’istituto Giuliano – si sono invece impegnate in una ricerca etnomusicologica e nella composizione della colonna sonora”.

Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010

“Credo che sia giusta ed importante questa iniziativa presa da un gruppo di scuole di Latina sulla bonifica delle Paludi Pontine perché la nostra è una comunità relativamente giovane, non ha ancora cent’anni, in cui siamo tutti immigrati o figli di immigrati” ha detto Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010 e testimonial dell’iniziativa.

Sindaco e assessore di Latina

“Il lavoro coordinato dal professor Ensoli sulla nostra storia le nostre radici, è importante conoscere da dove veniamo – aveva commentato al momento del lancio del progetto Damiano Colletta, sindaco di Latina – quindi il lavoro di ricerca su questo territorio, su ciò che c’è stato: dobbiamo capire da dove veniamo per capire la nostra identità”.

“Siamo abituati a vedere la scuola in modo statico, cioè l’insegnante davanti alla cattedra e gli alunni dentro ai banchi – aggiungeva l’assessore all’Istruzione del Comune di Latina Gianmarco Proietti  Questo progetto invece che sta mettendo in campo l’Istituto Vittorio Veneto-Salvemini insieme con il Manzoni e i due compresivi Tasso e Giuliano è la dimostrazione che si può fare scuola in modo sempre diverso, in modo dinamico. E’ il modo di ipotizzare l’istruzione come davvero vicina alle esigenze del territorio e dei ragazzi”.

ALTRI ARTICOLI

Learn how we helped 100 top brands gain success