Isola del Giglio. Il Rotary per la salvaguardia dei fondali

— di Guido Alberto Rossi

Isola del Giglio. Il Rotary

Il 24 ottobre all’Isola del Giglio, i sub: Gianmaria Vettore, Claudia Di Giuseppe, Fabio Forti, Graziano Lanini della Associazione Underwater Pro Tour (UPT) e Gianluca Mancini, biologo del progetto posidonie dell’università La Sapienza,  lo skipper Domenico Battistello, nell’ambito dei programmi di salvaguardia dei fondali dell’isola da parte della UPT hanno recuperato una rete abbandonata che creava danni alla vita marina  a 35mt. di profondità sulla Secca Zannea, che si trova nella Baia delle Cannelle.

Questo tipo di operazioni richiede grande professionalità ed esperienza da parte dei sommozzatori nel liberare la rete con cautela dagli scogli in modo da preservare la vita vegetale ed animale che si è formata intorno alle maglie della rete nel corso degli anni. Una volta liberata e legata la rete in profondità e mandata in superficie con una cima di recupero spinta in superficie da una boa gonfiabile, Francesco Dietrich e Walter Monterastelli della Cooperativa di Comunità Laudato Sì, con il loro peschereccio dotato di argano, hanno issato a bordo la rete.

La Guardia Costiera

La Guardia Costiera dell’Isola del Giglio, sempre disponibile a fornire la sua collaborazione, ha fornito l’assistenza e la sicurezza necessaria con una imbarcazione ed il suo equipaggio. Successivamente il Comune si occuperà dello smaltimento della rete. Tutta questa operazione rientra anche nell’ambito delle operazioni di protezione del mare del progetto Mare Nostrum del Rotary Club Milano che darà il proprio contributo anche al recupero delle altre reti individuate nelle quattro tappe di circumnavigazione esplorativa subacquea organizzate dalla UPT.

Isola del Giglio. Il Rotary rottama una vecchia rete

 

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