Sustainability Summit: Il ruolo delle banche. Angoli di business

Sustainability Summit. Giornata di premiazioni e discussioni sulla sostenibilità, organizzata da LC Publishing Group

Di Sara Augugliaro

Sustainability Summit: Il ruolo delle banche. Angoli di business

L’11 novembre a Milano, presso l’Hotel Four Season, è stato il giorno del Sustainability Summit 2021: una giornata di eventi a tema sostenibilità in settori quali energia, banche, finanza e governance organizzata da LC Publishing Group al Four Seasons Hotel di Milano.

La serata è stata organizzata LC Publishing Group in collaborazione con British American Tobacco, Green Arrow Capital, HSBC, Orrick Italia e Purple. Durante la serata sono stati conferiti riconoscimenti a 30 realtà, fra aziende e studi legali, che in base ai princìpi ESG (Enviromental Social e Governance), si sono distinte per il loro impegno per la sostenibilità a tutto tondo: qui l’elenco dei vincitori

L’attuale mercato post pandemia, la pressione degli enti regolatori e la sempre maggiore awareness dei consumatori stanno ridefinendo lo sviluppo sostenibile. Pertanto, anche il mondo finanziario non è solo tenuto ad incorporare i criteri ESG nelle proprie attività, ma veste un ruolo chiave nel guidare questo cambiamento. Le sfide e le opportunità che le banche fronteggiano in termini di sostenibilità sono tematiche considerate dalla Sustainability Summit, nel panel discussion “Il ruolo delle banche. Angoli di business”.

Sustainability Summit: il ruolo delle banche

L’evento, moderato da Eleonora Fraschini, Redattrice Financecommunity.it, vede protagonisti Alessandro Accrocca (Partner Orrick), Valerio Capizzi (Managing Director, Head of Energy EMEA ING Bank), Alessandro Di Michele (Managing Partner and CFO Green Arrow Capital), Marco Dimauro (CFO Gesa Group), Flavio Fabbrizi (Managing Director Head of Debt Capital Market, Italy&Switzerland HSBC).

Nonostante il 78% delle banche italiane a fine 2020 ancora considerasse i criteri ESG come fattore reputazionale e non di business, come rivela uno studio del Politecnico di Milano, le cose stanno cambiando. “Ci sono tante sfide ma anche tante opportunità”, afferma Accrocca. Oggi, gli istituti di credito devono valutare e scegliere i clienti in base ai loro valori perché i loro investimenti non solo possono avere un impatto sulla propria reputazione, ma portano benefici tangibili all’azienda e ai terzi. Non è sufficiente dunque essere presenti negli indici di sostenibilità, ma è necessario utilizzare strumenti funzionali alla mitigazione dei rischi per tradurre il fattore green in business.

Individuare il cliente giusto

Sebbene ci sia la volontà da parte delle banche di muoversi verso questa direzione, individuare il cliente giusto che abbia capacità imprenditoriali nell’ambito della sostenibilità è una sfida. “Bisogna passare da un approccio reattivo a proattivo nell’impiego del credito,” sostiene Di Michele. Coinvolgere e dialogare con una controparte che anch’essa voglia abbattere barriere porta ad un confronto costruttivo. Anche Fabbrizi concorda sul fatto che le banche abbiano “l’onere di spingere gli altri verso questa direzione”.

I criteri ESG diventeranno la norma

Tuttavia, non c’è solo la necessità di pensare al B2C, ma indirizzare la propria attività bancaria e i processi interni verso la sostenibilità, ovvero “maturare un commitment orientato a cambiare la propria finanza in sostenibile”, come afferma Capizzi.

Infatti, se si considera la sostenibilità come qualsiasi altra attività di business, che Dimauro chiama “non aggiuntiva, ma ordinaria”, lavorare secondo i criteri ESG diventerà la norma. Anche se la redditività potrebbe non essere immediata, i benefici a lungo termine saranno tangibili. Un modo efficace emerso dal dibattito per indirizzarsi verso la sostenibilità è digitalizzare i processi interni. 

“Dobbiamo pensare a strumenti ibridi che supportino l’azienda per vincere la sfida di conversione dei propri processi verso dell’economia sostenibile,” esorta Fabbrizi.

In conclusione, le banche sono chiamate a porsi obiettivi e valutarsi secondo i criteri ESG, ma anche a guidare i clienti verso la realizzazione di un sistema più sostenibile.

Tuttavia, la definizione di questo fenomeno, su cui ancora incombe il rischio di greenwashing, è un percorso ancora lungo, ma i primi passi fatti da molte realtà finanziare indicano che la direzione verso la sostenibilità del business è ormai intrapresa.

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