La rivoluzione gentile di Loredana Galante

Loredana Galante, by Iuliana Ierugan
“La Rivoluzione Gentile” di Loredana Galante, vincitrice del “Premio Speciale Dino Zoli Textile” ad Arteam Cup 2019, sarà fino al 15 gennaio 2022 negli spazi della Fondazione Dino Zoli di Forlì, promotrice della mostra insieme a Dino Zoli Textile.

Dino Zoli Group

Curata da Nadia Stefanel, l’esposizione nasce dalla residenza d’artista tenutasi nel settembre 2020 presso l’azienda tessile, da sempre attenta all’ambiente, alla cultura e al sociale, in linea con la filosofia di Dino Zoli Group.
Parole chiave: cura, condivisione, allenamento alla gentilezza, responsabilità. Loredana Galante, genovese per nascita ma residente a Milano, ha fatto del proprio cognome un manifesto programmatico, invitando le persone a rivoluzionare la propria quotidianità a partire da piccoli gesti di gentilezza. «La Gentilezza – dice l’artista – è demodé e troppo poco sensazionalistica, ma per fortuna c’è chi la pratica. La corazza in dotazione è minima, permeabile, fragile. Ci vuole tempo per assimilare, accogliere, ricucire, rammendare strappi e ferite, ma anche per ammirare il disegno fatto con il filo di parole scelte, scenari rassicuranti, costellazioni sentimentali».

Loredana Galante. Come acque versate

Il percorso espositivo si svilupperà a partire dall’installazione site-specific “Come acque versate”, realizzata durante la residenza forlivese. All’interno di una grande piscina, saranno inseriti gli sfridi di lavorazione di Dino Zoli Textile, lunghi e arrotondati come le onde del mare. Acque nelle quali ci si potrà idealmente immergere per cercare i pensieri raccolti attraverso una call to action e trascritti o ricamati sulle strisce di tessuto. L’artista aveva chiesto, infatti, nei mesi precedenti, di pensare ad una frase, un pensiero, una considerazione, una riflessione, un intento per agire insieme, per
scrivere un programma condiviso che, come un’onda di miglioramento, ci aiutasse nella costruzione di un sentire comune, soprattutto dopo il periodo di lockdown e di chiusura verso gli altri. Sono state coinvolte scuole di ogni ordine e grado, associazioni e cooperative, ma anche singoli individui, che hanno aderito con entusiasmo.
I bordi della vasca sono realizzati con dieci pannelli di 70×100 cm, caratterizzati da un insieme armonico di suggestioni disegnate dall’artista, poi elaborate al computer e stampate con apposite macchine su raso di cotone misto a poliestere di Dino Zoli Textile, e poi ricamate. Il visitatore sarà coinvolto in una visita coinvolgente, accompagnato verso la piscina da cinque “Portatrici”: tele libere e fluttuanti, ricamate, appese al soffitto che evocano sembianze di donna.

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