Born ghost —
La leggenda di Azzurrina
Al via la Stagione No’hma con lo spettacolo Born Ghost della compagnia Coppelia Theatre, una “storia di fantasmi” che parla di diversità, tra videoarte e teatro di figura.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l’albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull’isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l’ignoranza e il pregiudizio.
Born ghost
Un’opera d’animazione per una storia vera avvenuta nel ‘300; quella di una bimba albina di nome Adele figlia di Ugolinuccio di Montebello. Teatro di figura video-art e sperimentazione tra poetica e tecnologia. Pelle diafana quasi trasparente, capelli bianchi lunghi (la mamma tentava di tingerli rendendoli azzurro turchese chiaro, appunto), occhi scuri rossastri tanto da apparire la figlia del pregiudizio contro il diverso considerata dalla nascita figurazione del maligno.
La peste, l’inquisizione e il pregiudizio della gente, la trasforma in una reclusa figura leggendaria del castello. Dopo la sparizione nel 1375 la si continua a celebrare durante il solstizio d’estate, e la leggenda nera giunge ai nostri giorni. Isolamento, diversità e creatività teatrale, AZZURRINA diventa un pupazzo che interroga.
Spazio Teatro No’hma
Per lo Spazio Teatro No’hma è tempo di dare avvio alla Stagione 2022/2023. Mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alle ore 21 si riparte con l’ormai nota doppia serata degli spettacoli No’hma, inaugurata dalla compagnia Coppelia Theatre con il suo sorprendente “Born Ghost”, progetto a metà tra la videoarte e il teatro di figura. Coppelia Theatre è attiva dal 2010 sulla scena teatrale nazionale ed internazionale con un tipo di indagine che è unica nel suo genere e che si pone a confine tra arte e scienza; la sua attività congiunge le tradizionali tecniche costruttive alla sperimentazione ingegneristica.
Incontro tra teatro e cinema d’animazione
Born Ghost è una raffinata opera frutto dell’incontro tra teatro e cinema d’animazione, in cui il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitale. Sul palco non ci sono attori, bensì marionette animate dalla performer e drammaturga Mariasole Brusa; i puppets sono tutti realizzati con tecnica di stampa 3D e immersi in suggestivi habitat digitali, in animazioni di videoarte di enorme impatto visivo.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l’albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull’isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma è anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l’ignoranza e il pregiudizio.
A giudicare dalla scelta compiuta per la prima, dunque, il nuovo palinsesto si preannuncia ancora una volta caratterizzato da quelle “preziosità” che contraddistinguono No’hma all’interno del panorama teatrale milanese, e non solo. “Tutti insieme possiamo”, questo il nome della nuova Stagione, è un titolo fortemente voluto dalla Presidente del Teatro Livia Pomodoro, motivato da una solida fiducia nei valori della condivisione e della partecipazione, che a partire dalla sfera culturale intrecciano strettamente la dimensione sociale e umanitaria.
La programmazione 2022/2023 sarà peraltro segnata da alcune importanti novità, a cui ha fatto cenno la stessa Presidente nel corso della cerimonia del Premio Internazionale, rimandando però al futuro ulteriori svelamenti in proposito.
Born Ghost
drammaturgia e performance
Mariasole Brusa
puppets, scene
Jlenia Biffi
video artist
Cosimo Miorelli
musiche originali, pianoforte
Stefano Bechini
sega musicale
Natalia Paruz
violoncello
Marco Algenti
consulenza alla regia
Andrea Macaluso
consulenza tecniche vocali
Francesca della Monica
co-produzione
ERT | Emilia Romagna Teatro