BTp Green 2037, grande successo dell’emissione da 9 miliardi. Ma convengono?

Btp green convengono? — 

Btp Green (Buoni del Tesoro Poliennali Green) sono Titoli di Stato italiani destinati a finanziare progetti eco-sostenibili. Questi strumenti finanziari sono stati introdotti dal governo italiano per raccogliere fondi specificamente destinati a iniziative che promuovono la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici. I BTP Green seguono le linee guida internazionali dei Green Bond Principles, che definiscono standard chiari su come devono essere utilizzati i fondi raccolti. Sono destinati al finanziamento delle spese sostenute dallo Stato con positivo impatto ambientale per supportare la transizione ecologica del Paese. Sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali: garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata semestralmente, ed il rimborso del valore nominale alla scadenza. Il primo BTP Green era stato emesso dal Tesoro Italiano il 3 marzo 2021 con scadenza 30 aprile 2045.

I titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di Euro, che su quelli non regolamentati, mentre, i risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid. La durata di questi strumenti varia solitamente dai 10 ai 30 anni, rendendoli tipicamente strumenti di investimento a lungo termine molto apprezzati.

Caratteristiche dei BTP Green

Durata e Rendimenti: Come altri BTP, i BTP Green hanno una scadenza pluriennale (ad esempio, 5, 10, 15 anni) e offrono un rendimento annuale fisso. Uso dei Fondi: I proventi raccolti attraverso l’emissione dei BTP Green sono destinati esclusivamente a progetti verdi, come la produzione di energie rinnovabili, l’efficienza energetica, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento, la gestione sostenibile delle risorse naturali, e la protezione della biodiversità. Trasparenza e Rendicontazione: Il governo italiano si impegna a fornire una rendicontazione dettagliata e regolare sull’uso dei fondi, garantendo che vengano effettivamente utilizzati per i progetti eco-sostenibili dichiarati.

Vantaggi per i Sottoscrittori

Contributo alla Sostenibilità Ambientale: I sottoscrittori dei BTP Green partecipano attivamente al finanziamento di progetti che contribuiscono alla protezione dell’ambiente e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Rendimenti Competitivi: I BTP Green offrono spesso rendimenti competitivi rispetto ad altri Titoli di stato, con duration particolarmente interessanti.

L’utilizzo dei proventi raccolti tramite le emissioni di BTP Green aiuterà l’Italia a sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 (OSS), contribuendo nello specifico al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Obiettivo 6: Acqua Pulita e Igiene;
  • Obiettivo 7: Energia Pulita e Accessibile;
  • Obiettivo 11: Città e Comunità Sostenibili;
  • Obiettivo 12: Consumo e Produzione Responsabili;
  • Obiettivo 13: Agire per il Clima;
  • Obiettivo 14: Vita Sott’Acqua;
  • Obiettivo 15: Vita Sulla Terra.

Per il 2024 il governo ha stabilito che verranno emessi btp green per 11,5-13,5 miliardi di euro, ripartiti in diversi investimenti tra efficienza energetica (48-53%), trasporti (27-33%), prevenzione dell’inquinamento ed economia circolare (7,5-8,5%), tutela di ambiente e biodiversità (6,5-8,5%), ricerca (4-5%) ed energie rinnovabili (circa 1%).

Risparmio? Ma… convengono i Btp green?

“Bond, pioggia di ordini per il Btp green al 2037 da 9 miliardi: è record per un titolo verde italiano”  titola Milano Finanza e… “Investire Oggi” , dopo aver titolato “I risultati del collocamento sindacato hanno segnato diversi record” già corregge il tiro Il nuovo BTp Green sbarca sul mercato e parte già forte, mentre il rendimento crolla”

Il nostro esperto Francesco Megna così commenta: “Non lo definirei questo grande successo… Dubito che gli italiani abbiano investito per l’entità della cedola. Credo, invece, che il buon numero di ordini, per la parte retail sia stato dato dalla sensibilità sempre crescente dei giovani verso le tematiche ambientali e che riguardano la sostenibilità. Una questione di etica, insomma”. E conclude: “Più che la cedola, è la scadenza di questo Btp Green l’aspetto che dona meno appeal. Il titolo ha scadenza nel 2037, dunque effettuare un investimento di questo genere dalla durata di 13 anni potrebbe non risultare la più proficua delle strategie”. 

Ricordiamo poi che il solo investimento in BTP o Titoli di Stato presenta alcune inefficienze, su tutte l’assenza di diversificazione; perché diversificare è fondamentale per ottimizzare i rendimenti attesi dai propri capitali investiti. La sensazione di sicurezza discende invece dalla tendenza di molti investitori a detenere i titoli sino alla loro naturale scadenza. Ma anche la sottoscrizione di un BTP, come ogni altra forma di investimento, non è a rischio zero. Anzitutto il rendimento effettivo al netto dell’inflazione è poca cosa, e non permette il recupero delle perdite del passato per chi ha sottoscritto i BTP anni addietro con un’inflazione doppia rispetto ad oggi. Non si tratta di perdite ‘nominali’ ma non si preserva il capitale. Con il rischio concreto di ottenere un rendimento ‘reale’ (al netto dell’inflazione) negativo.

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