Cibo sicuro, la giornata mondiale dell’educazione alimentare

Torna il tema della Sicurezza alimentare con la Terza Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si celebra ogni anno il 7 giugno (fonte ANSA)“Cibo sicuro ora per un domani sano” è lo slogan di quest’anno.

Cibo sicuro

Un tema molto sentito in Italia, i cui cibi e le bevande risultano sei volte più sicuri di quelli degli altri Paesi secondo l’analisi della Coldiretti, realizzata sulla base dell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Lo studio ha analizzato capillarmente 96.302 campioni di alimenti in vendita nell’Unione Europea, fornendo uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali, latte e vino.

Ogni anno 600 milioni di persone, soprattutto poveri e giovani, contraggono malattie di origine alimentare: il 70% di essi muore. Decessi
che potrebbero essere evitati con semplici accorgimenti, secondo Fao e Oms. Indispensabile la prevenzione.

I nostri sistemi alimentari devono produrre cibo  sicuro per tutti. Riconoscere le connessioni sistemiche tra la salute di persone, animali, piante, ambiente ed economia ci aiuterà a soddisfare le esigenze del futuro. Le azioni locali basate su soluzioni eque, spesso nuove, e una collaborazione multisettoriale rafforzata sono essenziali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, su questo tema, celebra oggi la terza Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, come ogni
anno il 7 giugno. L’evento assume quest’anno una valenza ancora maggiore, a causa dell’emergenza coronavirus perché pur sapendo che “il Covid-19 non è stato trasmesso dal cibo”, come osserva la Fao, la pandemia ha affinato l’attenzione su questioni relative alla sicurezza alimentare.

Anzi è proprio la Fao a indicare “la scarsa igiene, la resistenza antimicrobica, le malattie zoonotiche, i cambiamenti climatici, le frodi alimentari e i potenziali benefici della digitalizzazione dei sistemi alimentari” come i temi da affrontare, identificando inoltre “debolezze o vulnerabilità nei sistemi di produzione e controllo degli alimenti”.

“Sforzi concertati sulla sicurezza alimentare – sottolinea l’agenzia ONU – aiuteranno i paesi a mitigare gli impatti socioeconomici della pandemia e a rafforzare la loro resilienza a lungo termine facilitando e accelerando il commercio alimentare e agricolo, contribuendo a prevenire la prossima pandemia zoonotica e trasformando i sistemi alimentari”.

In Italia il cibo è sicuro? Sembra di sì

Fortunatamente in Italia cibi e bevande sono sei volte più sicuri di quelli degli altri Paesi, ma in generale il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari resta pari al 5,6%. Rispetto alla media Ue dell’1,3% l’Italia si difende con appena lo 0,9%, secondo un’analisi Coldiretti, realizzata sulla base dell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). nel quale sono stati analizzati 96.302 campioni di alimenti in vendita nell’Ue.
La produzione nazionale può contare anche su qualità e varietà, elementi alla base della dieta mediterranea, giudicata la migliore al mondo dal best diet ranking 2021 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report. Eccellenza, tuttavia, sotto attacco da parte di sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo adottato in Gran Bretagna contro cui il governo italiano si sta battendo.

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