Fenix Entertainment,
una società giovane e dinamica che si occupa di produzione di contenuti per l’entertainment a 360°
Le interviste di Alessandra Basile
Fenix Entertainment – gli intervistati
Riccardo Di Pasquale, Ceo e fondatore della Fenix Entertainment; Tino Silvestri, Presidente della società; il consigliere indipendente Maurizio Paternò, Vice Presidente della stessa; Luca Mori, Fund Manager di Algebris Investments, la società che ha investito nella Fenix; il flautista Andrea Griminelli; il regista Alessandro Capitani con gli attori Michele Riondino e Hadas Yaron del film I nostri fantasmi, che ho recensito: www.ilgiornaleditalia.it/news/costume/297269/venezia-78-mostra-del-cinema-ecco-comera.html
Fenix Entertainment – la società
Fenix Entertainment – una SpA quotata in Borsa, nata come Srl nel 2016 – produce e distribuisce pellicole cinematografiche, oltre che scriverle; produce musica, è un’etichetta discografica; produce format televisivi e entertainment; sta iniziando a produrre eventi legati al mondo dell’entertainment. Aperta all’Italia e all’estero, è un’unica azienda con più sezioni (cinema, musica, ..) con manager di comprovata esperienza. Il motto della Fenix: facciamo ciò che diciamo, diciamo ciò che facciamo.
Fenix cinema. Fra le produzioni: I nostri fantasmi [1]di Alessandro Capitani uscito al cinema il 30 settembre; Mancino Naturale di Salvatore Allocca, in anteprima a Alice nella città-Festa del cinema di Roma e al cinema il 21 ottobre. Fra le distribuzioni, in partnership con Europictures, due film in lavorazione: Stranizza d’Amuri, opera prima di Beppe Fiorello, e Sposa in rosso di Gianni Costantino. Verrà presentato in un importante festival internazionale Monica[2] di Andrea Pallaoro, la co-produzione internazionale realizzata per la compagine italiana con Propaganda.
Fenix Music. La Fenix sta lavorando al posizionamento nel mercato discografico italiano del brand Fenix Music e ha prodotto/distribuito i dischi di vari cantanti e l’album Griminelli plays Morricone, un tributo al maestro Morricone, con le esibizioni anche di Sting, Zucchero, Nek ed altri artisti.
Fenix Events. La Fenix organizza eventi legati all’entertainment e al luxury; il concerto Andrea Griminelli plays Morricone, per la presentazione, in anteprima, al Lido di Venezia dell’album di Griminelli, è stato il primo. La Fenix ha anche creato la Fenix Lounge alla Mostra del Cinema.
Progetti speciali. La Fenix ha prodotto, in collaborazione con la Friends&Partner per la piattaforma It’s Art, tre digital live con Baglioni, Marrone e Mannoia, in tre location storiche/artistiche italiane.
Riccardo Di Pasquale, CEO e fondatore della Fenix Entertainment
Intervista del 14.09.2021, Milano
BASILE: Complimenti per I nostri fantasmi, mi è piaciuto molto. A proposito, ti chiedo un’idea di budget, i tempi di realizzazione, una previsione sugli incassi e l’iter che avrà. Qual è il tuo ruolo?
DI PASQUALE: Un budget medio, tra i 3 e i 5 milioni di euro, oltre al significativo contributo del Ministero della Cultura. Lo abbiamo preparato in 7 settimane e girato in 7 fra Torino e Roma. Dopo l’uscita nelle sale, farà un percorso di broadcaster pay; dopo 12-14 mesi, andrà in Rai, cui sono stati venduti scrittura e progetto. Sugli incassi, specie ora, è difficile fare previsioni. Quanto a me, miro a dare il via e a costruire la parte finanziaria, poi lascio spazio al mio team organizzativo e produttivo. Il film darà grandi soddisfazioni agli addetti ai lavori e a chi ama il cinema indipendente di qualità.
Tino Silvestri, Presidente della Fenix Entertainment
Intervista del 27.09.2021, Milano
Tino è stato a lungo il General Manager della Warner Music. Si è concluso lunedì 5 marzo 2012 il suo lungo sodalizio professionale con la Warner Music, dopo 23 anni di attività nella società[3].
BASILE: Tino, nel 2016 la Fenix nasce e nel 2020 entra in Borsa.
SILVESTRI: E’ stata una cosa progressiva. Io sono entrato nel CdA della Fenix, ma sono stato, fin dall’inizio, un consulente della Fenix, tant’è che ho condiviso tutte le fasi della strategia di sviluppo dell’azienda con Riccardo, il quale, nel 2016, aveva intuito, per il settore dell’audiovisivo, una grande ripresa per due fattori: la rivoluzione tecnologica, con cui i contenuti sulle piattaforme sono fruibili facilmente e maggiormente, e la presenza di forti incentivi fiscali, in tutta Europa. Nessuno, però, immaginava una crescita dei contenuti così robusta. L’Italia, nel 2019, ultimo anno buono pre-pandemia, è cresciuta molto bene come piattaforme e cinema tradizionale: p.e., sono stati venduti 97 milioni di biglietti (cinema), superando la Germania dove vivono 20 milioni di persone in più.
BASILE. Il segreto della Fenix?
SILVESTRI. Due elementi distintivi della Fenix: ha adottato una strategia, a differenza di alcuni competitor che abbiamo studiato, consistente nell’essere presente in tutta la catena del valore, ossia fa la ricerca creativa, producee il proprio film e le proprie colonne sonore, avendo la proprietà delle registrazioni, è editrice e distributrice. Questo modello distintivo è piaciuto al mercato ed è stato premiante, perché si rinforza il controllo della produzione. Il 2020 è stato l’anno della quotazione ma il desiderio, il sogno, di farlo era emerso già due anni prima. Ci eravamo resi conto che per crescere c’era bisogno della finanza e che il mezzo era l’entrata in borsa per un salto di qualità. Nel decennio che stiamo attraversando, c’è la massima espansione di contenuti nella storia del cinema e della musica in termini numerici, ma, fra i tanti produttori esistenti o futuri, pochi sono qualificati. Per esserlo, servivano bilancio certificato e quotazione in Borsa. I produttori qualificati erano 4, perciò la sfida era diventare il quinto per potere partecipare in futuro alle negoziazioni con i grossi player internazionali.. La Fenix è nata nel 2016 come Srl; nel 2019, è diventata una SpA, in previsione della quotazione; nel marzo 2020, saremmo dovuti andare in Borsa, però, con la pandemia, ha chiuso; l’agosto dopo si è aperta una porta sul neo segmento dell’AIM Pro, destinato agli operatori professionali, principalmente fondi di investimento. Nel 2021, siamo stati la prima società a passare al mercato AIM[4], riservato soprattutto alle pmi. Oggi siamo una public company.
BASILE. Il maggiore obiettivo della società ora qual è? Trovare partner industriali, distributori?
SILVESTRI. L’obiettivo principale è la crescita per ricavi e per espansione nel tipo di attività. La Fenix ha sviluppato varie divisioni: cinema, tv, musica. Ecco un altro elemento distintivo rispetto alle competitor. Non è una società padronale; è caratterizzata da un management eterogeneo, come esperienze, skill e formazione, al servizio di un unico obiettivo. In questo momento, ci sentiamo più predatori che prede: è molto probabile la Fenix acquisisca altre società, piuttosto che il contrario. Ci interessano le opportunità coerenti con il piano di sviluppo e industriale presentato agli investitori. A proposito di coerenza, facciamo quello che diciamo, diciamo quello che facciamo. Vogliamo produrre contenuti italiani e internazionali e rafforzare la nostra posizione nel territorio domestic e poi usare questa posizione rinforzata per espanderci all’estero. We go where the market goes.
BASILE. Vi conoscevate già prima tu e i Di Pasquale, Riccardo e Matteo?
SILVESTRI. No. Ci ha presentati un avvocato d’affari, parlandomene come di ragazzi volenterosi con una grande passione per le arti, fra cui cinema e musica. Persone in gamba: uno era dirigente in un’industria farmaceutica, l’altro con esperienza in gestioni patrimoniali, ma entrambi mancanti di esperienza nel settore dello spettacolo. Serviva loro un manager. Io facevo il freelance per diverse società in Italia e all’estero. Ho incontrato Riccardo e, subito, abbiamo condiviso un entusiasmo che non avevo conosciuto prima. Dopo meno di 2 ore ci siamo detti: ‘da domani si lavora assieme’.
BASILE. Un’ultima domanda: la vostra attività produttiva è varia, siete divisi in sezioni artistiche diversificate seppure unite dai goal e dalla politica di sviluppo dell’azienda. Il teatro lo produrrete?
SILVESTRI. Non escludo che si possa creare in futuro una divisione ad hoc che oggi non c’è, ma le opportunità teatrali che ben si integrano con le attività e le divisioni esistenti, sono le benvenute.
Maurizio Paternò, Vice Presidente della Fenix Entertainment
Intervista telefonica del 30.09.2021
BASILE: Caro Maurizio com’è nata questa avventura per te? In cosa consiste il ruolo che ricopri?
PATERNO’: Quando Tino Silvestri è diventato Presidente della Fenix e c’è stato l’intento di fare entrare in Borsa la società, si è confrontato con il maggior azionista, il Ceo Riccardo Di Pasquale, per coinvolgermi. Ho ricevuto la nomina di consigliere indipendente e sono il Vice Presidente. Data la mia formazione accademica di docente di economia aziendale, dò il mio contributo alla società, non nello specifico del prodotto perché non conosco bene il business, ma supportato dal buon senso e dalla mia esperienza. Il CdA è composto da varie professionisti, il cui coinvolgimento alle questioni, più strategiche o più di prodotto, della società può contribuire a creare valore nella stessa.
BASILE: Tu e Tino vi conoscevate già. Come? So che continui la tua attività accademica. E che hai amato il film, il vostro film.
PATERNO’. La nostra conoscenza è nata quando ero nel CdA della Wind, che organizzava degli spettacoli promozionali con il coinvolgimento del mondo della musica. Lo conobbi in quel mondo. Tino è stato un direttore generale della Warner Music per anni. Dal rapporto professionale ne è, poi, nato uno di amicizia. Sono felice di lavorare con lui, che è un attento conoscitore del business, e di lavorare con gli altri della Fenix, perché sono persone altamente qualificate e valide umanamente. Ho degli incarichi anche in altre società[5]. E, sì, ho amato I nostri fantasmi, nel quale, con il crescere del racconto, ho trovato un filone di sentimento e verità un corpo attori eccezionale. Lo rivedrò.
BASILE. Grazie Mauri! Arrivederci al cinema. Ricordo che il film è fuori dal 30 settembre 2021.
Luca Mori, Investment Director presso Algebris Investments
Intervista telefonica del 30.09.2021
BASILE: Luca, hai partecipato all’entrata in Borsa della Fenix. Primo investimenti nel settore?
MORI: È l’unico titolo del settore cinema. Non abbiamo Iervolino, Leone, Lucisano, Notorious[6]. Io sono in Algebris[7]. Quando ha fatto il road-show per quotarsi sull’AIM Pro[8] nel 2020 abbiamo visto nella Fenix un potenziale upside. Abbiamo iniziato con un investimento piccolo, poi, credendo nello sviluppo che poteva avere la società e riconoscendovi un buon management team, quando la società ha deciso di passare al mercato dell’AIM, che è un po’ più strutturato, abbiamo deciso di incrementare il nostro investimento e farci fare un nuovo aumento di capitale. È un investimento fatto in un’ottica di medio-lungo termine, dunque di 3-5 anni, ma fin qui noi siamo soddisfatti.
BASILE: Ti ringrazio del tuo tempo, che è sempre prezioso e corre veloce. Buon lavoro!
Alessandro Capitani, il regista de I nostri fantasmi
Stralcio, intervista del 06/09/2021, Lido
Recensione ‘I nostri fantasmi’ – www.ilgiornaleditalia.it/news/costume/297269/venezia-78-mostra-del-cinema-ecco-comera.html. Vederlo? Sì! Trailer: www.youtube.com/watch?v=RMgg3sN_gXc
BASILE: Alessandro, come ti sei trovato a lavorare con la Fenix Entertainment? Prima volta, no?
CAPITANI: Sì. Bene, ho anche apprezzato molto lo sforzo produttivo e l’aver potuto lavorare con figure professionali di qualità, quali Daniele Ciprì (fotografia), Ludovica Ferrario (scenografie), Nicoletta Taranta (costumi) e altri. Ed è stato bello costruire il film proprio con loro, con la Fenix.
BASILE. L’origine della trama viene da alcune tue inchieste televisive. Ci racconti di te?
CAPITANI. Ho lavorato nel progamma I dieci comandamenti di Domenico Iannacone. L’esigenza del film è, anche, quella di narrare la parte emotiva dei personaggi e sono un fan degli happy end
BASILE. Quanto ha influito l’aver girato in tempi di Covid e Lockdown?
CAPITANI: Torino era deserta e abbiamo tolto una scena in esterna per l’obbligo della mascherina anche fuori casa. Ah! Due giorni prima di partire ci sono stati due casi all’interno della produzione
BASILE. Il Covid ci ha segnati tutti. I nostri fantasmi, in fondo, sono le nostre paure più recondite.
Andrea Griminelli, il flautista di Morricone e Pavarotti
Stralcio, intervista del 02/09/2021, Lido
Fenix Entertainment ha organizzato, il 2 settembre 2021 al Lido, un omaggio a Ennio Morricone
BASILE: Andrea, il concerto in omaggio a Morricone è nato dal suo rapporto con la Fenix Music.
GRIMELLINI: Sì, per presentare, in anteprima, Griminelli plays Morricone, il disco della Sony, prodotto da me e dalla Fenix, che uscirà in dicembre. Ne sono contento: sono un flautista classico e un’immagine più moderna mi potrebbe portare risultati e sinergie. Fra gli ospiti sul palco con me: Sting, Zucchero, Nek. Il tributo a Ennio già lo stavamo progettando quando era vivo, 2 o 3 anni fa.
BASILE: Morricone dava l’idea di essere umile. Il suo debutto internazionale è stato con Pavarotti.
GRIMELLINI: Fu Luciano Pavarotti a lanciarmi nel mondo. Negli anni 90. Era molto generoso. Ennio era umile, modesto, ma molto esigente nelle prove. Era un genio e un lavoratore incredibile.
CONCLUSIONE
Anche qui devo concludere. Sarò felice di sapere che, magari anche grazie a queste mie interviste a persone, tutte, disponibili e d’esperienza, la Fenix Entertainment volerà alta in tutti i settori nei quali opera e in altri in cui, speriamo. Un mio ringraziamento per avermi presentato i miei intervistati all’amico Maurizio Paternò e all’ottima Ufficio Stampa della Fenix, Marta Scandorzo, nonché alla mia grande amica Alina Di Biase di Credem SpA. Allora, pronti, Via! Tutti al cinema con passione.
[1] https://www.traders-mag.it/recensione-film-fantasmi-interviste-venezia-78/
[2] Il comunicato: www.fenixent.com/al-via-le-riprese-di-monica-il-nuovo-film-di-andrea-pallaoro/
[3] https://www.rockol.it/news-349964/warner-music-si-e-dimesso-tino-silvestri L’ ingresso di Silvestri nel settore discografico risale al 1979, come ufficio stampa alla Dig It di Pippo La Rosa; nello stesso anno passò alla CGD come product manager della Arista lavorando, tra gli altri, con Patti Smith, Whitney Houston e Alan Parsons. Caterina Caselli lo promosse in seguito al ruolo di direttore artistico e quando, nell’89, la CGD venne rilevata dalla multinazionale Warner Music restò in organico occupandosi dello sviluppo all’estero di artisti come Adriano Celentano, Paolo Conte, Umberto Tozzi e Laura Pausini. Dal 1994 al 2001 passò alla consorella WEA come direttore artistico (fu lui a presentare Domenico Procacci a Luciano Ligabue, fungendo da delegato di produzione per il film “Radiofreccia”), estendendo poi quell’incarico a tutte e tre le etichette del gruppo Warner (CGD East West, WEA e Fonit Cetra); dall’inizio del 2009 ricopriva il ruolo di general manager riportando gerarchicamente al presidente Massimo Giuliano.
[4] https://www.consiliabm.com/html/aim-professional-il-nuovo-mercato-di-borsa-italiana/#page-content
[5] https://www.fenixent.com/investor-relations/vice-presidente-indipendente-maurizio-paterno/
[6] Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, Leone Film Group, Lucisano Media Group, Notorious Pictures
[7] https://www.algebris.com/it/
[8] https://www.consiliabm.com/html/aim-professional-il-nuovo-mercato-di-borsa-italiana/#page-content