Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, dopo la segnalazione al Parlamento e al Governo sull’Autorità per l’Intelligenza Artificiale del marzo scorso in cui indicava l’approvazione definitiva del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale e la conseguente necessità per gli Stati membri di alcune scelte essenziali sulle norme di adeguamento degli ordinamenti interni, ora è tornato sull’argomento e ha dato parere favorevole allo schema di disegno di legge governativo sull’IA, che reca anche delega legislativa per l’adeguamento al Regolamento Ue sull’Intelligenza Artificiale (n.2024/1689 – AI Act).
Il Garante ha chiesto al Governo di precisare che i trattamenti di dati personali effettuati attraverso i sistemi di intelligenza artificiale rispettino la normativa privacy nazionale ed europea e quindi di integrare il testo in più parti per garantire una maggiore tutela.
In dettaglio vanno meglio specificati alcuni aspetti come la verifica dell’età (age verification) in grado di garantire limitazioni o divieti all’uso dei sistemi di IA da parte dei minori. Il Garante ha inoltre richiesto limitazioni per l’utilizzo dei dati (conservazione, divieto di trasmissione, trasferimento o comunicazione) in ambito sanitario ad alto rischio, e la preferenza per l’uso di dati sintetici o anonimi. Va infine chiarito – come previsto nell’AI Act – quale sarà Autorità competente per i sistemi di Intelligenza Artificiale ad alto rischio utilizzati ad es. per le attività di law enforcement, identificazione biometrica remota, riconoscimento delle emozioni, gestione delle frontiere, amministrazione della giustizia e processi democratici.