Karima Ammar. Alessandra Basile ci parla di “No Filter”

Intervista telefonica a Karima Ammar avvenuta il 22 giugno 2021

Alessandra Basile intervista la livornese Karima Ammar

Le mie interviste tornano nell’ambito musicale, stavolta al femminile. Dopo Cammeriere, anch’egli amante del genere Jazz, ecco la livornese Karima Ammar, algerina per parte di padre. La ricorderete, in particolare, grazie a ‘Amici’, programma tv di grande successo, tuttora in onda, condotto da Maria De Filippi. Se ancora ragazzina, Karima partecipa a ‘Bravo Bravissimo’ e a ‘Domenica In’, a ventuno anni, nel 2006, entra nel menzionato talent show, nel quale, classificatasi terza, vince il premio della critica, perché è ‘la più interessante nuova voce del panorama musicale italiano’. Nello stesso anno, firma il suo primo contratto discografico con Sony Bmg ed esce il suo primo EP. Nel 2009, la cantante partecipa al Festival di Sanremo come Nuova Proposta. La sua collaborazione più significativa è quella con Burt Bacharach, con cui registra, nel 2010 a Los Angeles, il primo album, ‘Karima’. Il curriculum dell’artista è ben più ampio, ma a questo punto rinvio alla mia intervista, che inizia dal più recente lavoro di Karima che porta il titolo di ‘No Filter’.

Karima Ammar NO FILTER

BASILE. Ciao Karima! Parto dal tuo ultimo album. Ne apprezzo il titolo: No Filter. Me ne parli?

KARIMA. Premetto che sono stata per anni la cantante del maestro Burt Bacharach, con cui ho fatto Sanremo e ho vissuto un’esperienza meravigliosa, quella del disco a Los Angeles, e in omaggio al quale è uscito un mio disco nel 2015. Ecco, in questi 6 anni e mezzo di lontananza dallo studio di registrazione, ho avuto bisogno di un momento per me, per capire dove volessi andare. Questo album simboleggia una mia rinascita.

In No Filter, ha primeggiato l’utilizzo dei suoni acustici, la registrazione è avvenuta in analogico, senza nessun taglia e incolla, per cercare di riportare nel disco la verità del live, stando chiusi in uno studio di registrazione con un microfono davanti. Abbiamo lavorato per due anni prima di andare in studio, convinti che, se non fosse venuta buona la prima, sarebbe venuta buona la seconda.

BASILE. Quando è uscito No Filter? Prevedi delle date di concerti? Quanto al tuo team, so che lavori con una o due professionisti consolidati da tempo.

KARIMA. Sì. In particolare, lavoro con il pianista Piero Frassi da 16 anni. Piero ha firmato gli arrangiamenti di No Filter, uscito il 14 maggio 2021 e prodotto da Parco della Musica Records e Jando Music, con la produzione artistica di Aldo Mercurio. Per le date di concerto rinvio al sito www.karimaofficial.com.Tra le prossime, il 31 luglio a Castelnuovo di Farfa, il 3 agosto a Suvereto.

LE MASTER CLASS e IL MUSICAL

BASILE. Come fai a organizzarti quando parti? So, infatti, che hai una bimba. Come si chiama?

KARIMA. Lei si chiama Frida. Semplice: divento matta! Da quattro anni vivo in Piemonte con mio marito, senza parenti che ci aiutino. La forza siamo noi famiglia e la tata, indispensabilissima tata.

BASILE. Frida Kahlo! Penso a lei, grande artista e donna controcorrente di notevole personalità. A proposito delle Master Class, è una cosa che fai da molto tempo?

KARIMA. Ho iniziato a insegnare al Conservatorio di Rovigo nel 2015. Mi sono sempre detta ‘nella vita non si sa mai’, perciò mi sono diplomata per diventare insegnante di canto. Tutto iniziò due anni dopo che Marco Tamburino, il direttore del dipartimento di Jazz di Rovigo, mi propose di fare una Master Class di canto mezza giornata, cosa per la quale non mi sentii all’altezza: feci il concorso per la neo-cattedra di canto Hip Hop, vincendolo per due anni di fila. Terminai l’impegno per motivi logistici. Con le Master Class, ho potuto portare avanti anche l’attività di insegnamento, basandolo sulle mie esperienze professionali. Io però ragiono come Socrate: so di non sapere.

BASILE. Ho letto del musical che hai interpretato nel ruolo che fu, cinematograficamente, della grandissima Whitney Houston. Tra l’altro, tu avevi prima cantato le sue canzoni in una trasmissione televisiva, I migliori anni.

KARIMA. Rachel in The Bodyguard! Ho cantato 13 canzoni. Fare la cantante in un musical è un’altra cosa. Non è il mio mondo, però rifarei quel musical. A parte il programma tv, ho aperto dei concerti in Italia di Whintey Houston nel 2010, due anni prima che morisse. È stata la mia più grande maestra d’ascolto. Fino a 22-23 anni sono stata autodidatta, poi ho iniziato a studiare canto.

WALT DISNEY, CROZZA, KARIMA, LA SALUTE E LA FAMIGLIA

BASILE. Tua la voce della principessa Tiana in ‘La principessa e il ranocchio’ della Walt Disney. Ho letto che sei stata ospite fissa a Crozza Live e che, nello stesso anno, è uscito l’album Karima.

KARIMA. Sì. Sono stata la prima principessa della Walt Disney mulatta. Il cartone è bellissimo! Con Maurizio Crozza si scherzava tanto, anche se, quando mi mandava la traduzione delle canzoni, dovevo andarmi a documentare, perché non seguo la politica. Karima fu prodotto da Bacharach, del quale conteneva alcuni brani inediti, e registrato a Los Angeles nel 2009/2010 in studi pazzeschi come il The Village, il Capitol e il Sunset, dove hanno suonato Ella Fitzgerald, Frank Sinatra e altri.

BASILE. Karima, ho anche letto che ti sei operata alle corde vocali. Immagino avrai fatto uno stop.

KARIMA. Poco prima del musical, nel novembre 2016, ebbi questo incidente dato da uno starnuto. Probabilmente un capillare scoperto scoppiato e trasformatosi in un polipo. Debuttavo il 23 febbraio 2017, riuscii a fermarmi per tre mesi, ma la preparazione subito dopo non fu cauta, ma assai intensa.

BASILE. Karima che progetti hai in cantiere? E che cosa vorresti fare che non hai ancora esperito?

KARIMA. Di progetti in cantiere ne ho, ma ora mi concentro sulla promozione di questo album. Vorrei … cantare con Stevie Wonder? Sogni umili (ride, ndr). Mi hanno insegnato a puntare alto, lavorativamente parlando, anche come stile di vita. Siamo persone semplici, anche come famiglia, ma, se punti al 50%, invece che al 100%, e arrivi al 30%, è un po’ bassino, no?

BASILE. Spero ti dedicherai a un pò di vacanza estiva. In tal caso troverai il tempo per allenarti?

KARIMA. Guarda, dall’inizio del Covid, per me e mio marito, che lavora in smart working, la vacanza, abitando a Torino, è a Livorno in famiglia al mare. Così risulto libera, nell’eventualità di un concerto, di andarci. Farò solo un piccolo viaggio in famiglia a Procida fra due date di concerto. Sono abituata giornalmente a fare sempre qualcosa per la propria voce e arte, ma lì non farò nulla.

BASILE. Tuo marito è anche lui nell’ambito artistico? Viene a vederti sempre ai concerti?

KARIMA. In famiglia di artista ce ne deve essere una. È ingegnere aerospaziale, lavora per la Fiat. E ha una passione che è il suo secondo lavoro: da 30 anni insegna Yoga e Tai Chi. Lui è il mio centro, la mia colonna portante. Non potrei stare che con lui. Sì mi viene a vedere, quando può.

I SOGNI FUTURI, I RICORDI, GLI ESORDI

Il cinema, Amici e l’infanzia (non facile)

BASILE. Torniamo tutto indietro. Torniamo ad Amici.

KARIMA. Fu un’esperienza tostissima. Quando ti sei sudata un posto come quello, facendo provini per 4 mesi e superandoli venendo presa fra le sole 3 donne scelte, lo difendi a denti stretti. Poi la domenica si cantava nell’orchestra di 42 elementi dal vivo con il maestro Vessicchio. Mi dico sempre ‘non dimenticare da dove vieni’ e io vengo dalla musica. Ero in televisione per la musica.

BASILE. Karima bambina quando ha iniziato il suo percorso artistico? La famiglia ti sostenne?

KARIMA. A tre anni! Mio fratello e mia sorella più grandi di me di 8-9 anni mi facevano fare il jukebox della situazione. Arrivai al primo studio di registrazione a 6 anni con un brano inedito scritto per me dalla maestra di musica delle elementari – insieme a quella d’italiano – che chiamò mia madre, dicendole che sua figlia possedeva un talento per il canto straordinario. Io sono cresciuta senza papà, però ho avuto un enorme sostegno da mia madre, nonostante la poliomielite, la sua malattia cronica. Mia sorella mi ha fatto da seconda mamma: con i limiti fisici che aveva, mia madre non poteva accompagnarmi da nessuna parte né farmi fare molte cose che i bambini fanno

BASILE. Il sostegno famigliare da bambini è a dir poco fondamentale, più dei soldi penso. Un’ultima domanda: verrai anche a Milano? Così ci vedremo di persona.

KARIMA. Grazie per riconoscerlo. Faremo una data al Blue Note in settembre, ottobre. Allora a presto!

CONCLUSIONE

Ci salutiamo, la mia intervistata e io, con la possibilità, dunque, di vederci nel prossimo autunno in quel di Milano, città in cui abito da una vita, seppure essendo di origini romane. Concludo con un pensiero che mi sovviene, nel quale da sempre credo: il talento innato e addestrato, unito a una vita sana che scorre sui binari dei valori profondi, oltre alla fortuna, immancabile fortuna che a volte fa la differenza, e all’abilità di circondarsi di sostenitori, che a nostra volta sosteniamo, producono, in un tempo indipendente dalla nostra volontà, un professionista di successo. Brava Karima! A presto.

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