L’AgCom nel report per il 2024 del suo Osservatorio per le Comunicazioni informa che il 2023 si è chiuso con ricavi in aumento (+5,1%) a 6,529 miliardi di euro, per il mercato italiano della consegna pacchi. Il settore ha visto aumentare sia il segmento nazionale (+4,1%), sia, ancor di più, quello dei recapiti transfrontalieri (+7,3%). I primi continuano comunque a rappresentare la maggioranza del totale, ovvero una quota di 4,478 miliardi, contro i 2,051 dei secondi. Positivo anche l’andamento dei volumi, in aumento dell’8,3% su quelli del 2022. In particolare gli invii nazionali sono stati pari a 906 milioni (in crescita del 7,8% sull’anno precedente), contro i 137 milioni di quelli internazionali (+11,3%).
Calano lievemente i ricavi unitari
Però il 2023 assiste a un calo dei ricavi unitari per ogni invio: siamo a 6,26 euro medi (con una flessione del 2,9% sui livelli del 2022). In particolare quelli derivanti da spedizioni internazionali sono scesi a quota 14,95 euro (-3,6%) e quelli nazionali a 4,94 euro (-3,4%).
Tra gli operatori è sempre in testa Amazon Italia Transport (quota del 19,6%). Seguono Brt (17,9%), Poste Italiane (15,6%), Dhl (13,5%), Gls (13,1%), Ups (11,4%), Fedex-Tnt (8,8%).
La situazione di leadership non cambia sostanzialmente per distribuzione geografica, anche se nel mercato italiano, (che vale il 68,8% del totale mercato) Amazon, sempre al primo posto, raggiunge addirittura il 28,6%, seguita da Brt (22,7%) e da Poste Italiane (21,4%).
Diversa la situazione del business transfrontaliero: primeggiano Dhl (32,7%), Ups (31,4%) e FedEx-Tnt (19,1%).
Nella foto Fjona alla guida del furgone elettrico www.tiktok.com/@fjonacakalli