Teatro Franco Parenti di Milano. Un trionfo della vera danza con Luciana Savignano

LA PREMIATA DITTA SAVIGNANO-BELTRAMI NON DELUDE MAI

— di Chiara Pedretti

Al Teatro Franco Parenti di Milano un trionfo della vera danza: l’étoile Luciana Savignano ancora una volta ci lascia a bocca aperta, ancora una volta diretta da Susanna Beltrami.

L’étoile, classe 1943, si conferma una delle danzatrici più spettacolari di tutti i tempi. Milanese DOC, diplomata alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, musa ispiratrice dell’immenso Maurice Béjart, che crea su di lei alcuni dei suoi lavori più belli e di cui diventa interprete immortale di capolavori come Bolero, Ce Que l’Amour Me Dit e Leda ed Il Cigno. Da un coreografo così innovativo impara che la danza non è solo repertorio classico, punte e tutù, ma molto altro: nel 1995 inizia la sua collaborazione con la coreografa Susanna Beltrami, dal repertorio contemporaneo, decisamente opposto al suo, di cui diviene interprete indiscussa.

Tango di Luna

Quasi trent’anni dopo, eccola ancora diretta dalla Beltrami in Tango di Luna, dove l’étoile, con quattro danzatori, ci porta in una vera milonga: il suo stile così pulito e classico ben si sposa con la sensualità del tango, ed è incredibile come si muova perfettamente a suo agio, con aperture incredibili e penchées a 180° in equilibrio su una sedia. L’eleganza ipnotica e la raffinatezza di una danzatrice unica incontrano la passionalità del tango tra le braccia del maestro Alejandro Angelica; è l’incontro tra due uomini ed una donna che avviene sotto le luci di una milonga: il loro allontanarsi ed avvicinarsi, sfidarsi e conoscersi, fino ad arrivare a scoprirsi attraverso i passi struggenti del ballo nazionale argentino. Uno spettacolo di grande suggestione, nel quale la Savignano riesce a combinare il fascino del suo stile con la tipica sensualità e la malinconia del tango, arrivando a sovvertirne le regole e divenendo protagonista della storia. Sotto le poche luci di una milonga vive un mondo a parte, fatto di ombre e di tracce, di scarpe consumate e di gesti meccanici, ripetitivi, di nostalgia e di regole rigide e acquisite. Un cameriere ed un maestro sono un tutt’uno con questo luogo come se non esistesse vita fuori di li. L’arrivo di Luciana modifica l’equilibrio della milonga, fino a stravolgerlo. “Scusi, è qui che s’impara il tango?” Il primo incontro è un abbraccio. L’abbraccio tra una donna che continuamente rinnova la sua sfida ed un uomo che ha fissato in uno schema ben definito la sua vita. L’eleganza ipnotica e la raffinatezza di una danzatrice unica incontra la passionalità del tango tra le braccia del maestro Alejandro Angelica e sotto la luna si scoprono, si sfidano, si svelano, forse si amano. Sotto la luna anche il tango si trasforma e si popola di una gestualità inventata e personale fino ad assumere una forma nuova, e sotto questa luna il tempo è scandito dalle lezioni in cui allieva e maestro si scambiano continuamente i ruoli, finché i loro mondi arrivano a toccarsi davvero.

La cultura tanguera

Una performance di forte impatto, che smuove e fa emergere quasi con prepotenza le emozioni che fanno parte della cultura tanguera: amore, sensualità e seduzione. Luciana passa dalle scarpe col tacco altissimo al piede nudo, dalla tuta all’abito lungo, dalla coda allo chignon, il tutto con il suo tocco magico che sa non solo di infinita esperienza, ma anche di grande umiltà. Alejandro Angelica a prima vista sembra tutto fuorché un ballerino, ricorda Hagrid di Harry Potter; appena si muove però, diventa l’anima stessa del tango, incredibilmente efficace e di una bravura tecnica impressionante. Il cameriere è il partner ormai storico di Luciana Savignano, Matteo Bittante. Come sempre preciso, appassionato e molto comunicativo, si gira la Luciana nazionale come una frittella; la partnership è ormai consolidata, e si vede. Questi i due danzatori più coinvolti, a cui si aggiungono Matteo Esposito, che fa poco o niente, e Fabrizio Calanna, splendido, d’impatto, tecnicamente perfetto, empatico al massimo: lui si muove e non si riesce a togliergli gli occhi di dosso.

Con solamente cinque interpreti Susanna Beltrami ha fatto un lavoro egregio come sempre, e si riconferma una delle menti più brillanti del nostro tempo, che non molla e continua a lavorare senza sosta.

Difficile commentare la perfezione, la passione, l’entusiasmo di Luciana Savignano che, famosa ed acclamata in tutto il mondo, anzichè godersi il meritato riposo alle Maldive, si allena e si impegna tutto i giorni per regalarci momenti di vera magia. Assolutamente da non perdere.

Teatro Franco Parenti
Via Pierlombardo 14, Milano
Fino al 30 Ottobre 2022
Biglietti da EUR 19,00 a EUR 23,50
www.teatrofrancoparenti.it 

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