Visa acquista la piattaforma europea di open banking Tink

L’open banking alla conquista dell’Europa. Mercoledì 24 giugno Visa ha annunciato di aver firmato un accordo per acquistare la piattaforma di open banking Tink per 1,8 miliardi di euro. Integrata con più di 3.400 banche e istituzioni finanziarie per 250 milioni di clienti bancari in tutta Europa, Tink manterrà il marchio e il team di gestione e la sede rimarrà a Stoccolma,

“Visa si impegna a fare tutto il possibile per promuovere l’innovazione e responsabilizzare i consumatori a sostegno degli obiettivi dell’open banking in Europa”, ha affermato l’amministratore delegato e presidente Al Kelly. “Riunendo la rete di Visa e le capacità di open banking di Tink, forniremo maggiore valore ai consumatori e alle imprese europee con strumenti per rendere le loro vite finanziarie più semplici, affidabili e sicure”.

Come funziona Tink?

Tink è una piattaforma nata nel 2012 che consente a banche e startup di accedere ai dati finanziari dei consumatori e che gestisce i pagamenti al di fuori delle tradizionali reti bancarie. Attraverso un singolo API (Application Programming Interface) consente ai propri clienti di accedere a dati finanziari, utilizzare servizi finanziari intelligenti e creare strumenti di gestione delle finanze personali. Ogni anno sono processati oltre 10 miliardi di transazioni attraverso la sua piattaforma, per mezzo della quale si ha l’accesso a 14 mercati europei. In Italia sono diverse le banche che fanno parte della rete Tink tra cui Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, Fineco Bank, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Banca Popolare di Sondrio, Credem, BNL tra le altre. Negli anni Tink ha ricevuto ben 5 round di finanziamento a cui hanno partecipato istituzioni come Heartcore Capital, Creades AB, Insight Partners e Paypal.

Visa aumenta la sua presenza nel mondo digitale

L’obiettivo di Visa è espandersi oltre la sua attività principale di gestione dei pagamenti con carta, accelerando l’adozione dell’open banking in Europa. Ma questo non è l’unico accordo chiuso dalla fintech svedese in Europa. C’è anche quello con Enel X, business line del gruppo Enel, che ha annunciato ad ottobre 2020 Tink come proprio fornitore di tecnologia di open banking.

L’accordo sfumato con Plaid

L’accordo arriva sei mesi dopo che Visa e la fintech Plaid, concorrente di Tink, hanno annullato il loro accordo di fusione da 5,3 miliardi di dollari a seguito di una causa del governo degli Stati Uniti per motivi antitrust.

Se per Visa l’intesa suppone l’accelerazione nell’adozione dell’open bank, la fintech svedese trova invece nella rete del gigante delle carte di crediti una possibilità per “muoversi più velocemente e andare più lontano che mai”, come sottolineato dal Ceo e co-fondatore di Tink, Daniel Kjellén. “Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato senza sosta per trasformare Tink in una piattaforma di open banking leader in Europa. Visa è il partner perfetto per la prossima fase del viaggio di Tink e siamo incredibilmente entusiasti di ciò che questo porterà ai nostri dipendenti, clienti e per il futuro dei servizi finanziari”.

L’operazione arriva in un momento molto caldo per la tecnologia finanziaria. A metà giugno era stata JP Morgan a investire circa 1 miliardo di dollari per l’acquisizione di Nutmeg Saving and Investment Ltd, società londinese che opera nella gestione del patrimonio digitale. Oggi con l’accordo Visa si appresta a diventare uno degli acceleratori principali dell’open banking in Europa.

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